Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

Libri e lettori: giovani, il 36,3% legge anche se i genitori non sono lettori

PRODUZIONE E LETTURA DI LIBRI IN ITALIA | ANNO 2020. Lieve flessione della produzione libraria, in aumento il numero di lettori: -2,6% la diminuzione della produzione libraria rispetto al 2019. 47,9% opere pubblicate a stampa disponibili in formato e-book .78,1% la percentuale di lettori tra 6 e i 18 anni con genitori lettori. Il 36,3% legge anche se i genitori non sono lettori. Sono 82.719 le opere librarie pubblicate. 

7 feb 2022 - Nel 2020 sono in diminuzione sia i titoli pubblicati (-2,6% sul 2019) sia le tirature (-7,2%). Resta sostanzialmente stabile il prezzo medio di copertina mentre aumenta la distribuzione mediante i canali on-line. Il 41,4% della popolazione di 6 anni e più ha letto almeno un libro nell’ultimoanno, dato in lieve aumento rispetto al 2019 (+3%). Il 73,6% dei lettori legge solo libri cartacei, il 9,4% solo e-book o libri on line mentre lo 0,3% ascolta solo audiolibri. Il 16,6% utilizza più di un supporto per la lettura (libro cartaceo, digitale, audiolibro). Il 2020 ha messo a dura prova il comparto di fronte all’irrompere dell’emergenza pandemica. Nonostante tutto, a differenza di altri settori nei quali l’offerta culturale e di spettacolo è stata fortemente colpita, le imprese e istituzioni che svolgono attività editoriale hanno mostrato una sostanziale tenuta. 

Nel 2020 sono 1.735 le imprese e istituzioni censite che producono libri a stampa come attività principale 1 . Di queste, il 9,5% sono enti o istituzioni non profit e il 6,4% non ha pubblicato alcuna opera (4,2% nel 2019). Tra gli editori attivi 2 nel 53,0% dei casi si tratta di “micro-editori” (con una tiratura di non più di 5mila copie), nel 38,1% di piccoli editori (tiratura massima di 100mila copie), nel 6,8% di medi editori (tiratura non superiore a un milione di copie) mentre il 2,1% è costituito da grandi editori (tiratura superiore a un milione di copie) 3 . I “grandi” editori realizzano quasi un terzo (30,2%) della produzione libraria in termini di opere pubblicate e il 71,3% in termini di tiratura. Accanto agli operatori di maggiori dimensioni, l’ampia e variegata platea di piccoli, micro e medi editori contribuisce per il 69,8% all’offerta dei titoli pubblicati e per quasi un terzo (28,7%) alla tiratura. In media, se i micro e i piccoli editori hanno pubblicato rispettivamente 9 e 46 titoli nell’anno, i medi editori hanno prodotto 228 opere librarie e le grandi case editrici 780. Leggero calo delle opere pubblicate e della tiratura ma l’offerta editoriale tiene Con 82.719 opere librarie pubblicate, il 2020 evidenzia una lieve flessione della produzione editoriale nel primo anno segnato dal Covid-19 (-2,6% in totale). La diminuzione delle opere riguarda soprattutto la pubblicazione di edizioni successive (-6,8% sul 2019), mentre c’è una lieve diminuzione delle nuove edizioni (-2,2%) e delle ristampe (-2,1%). 

La flessione è maggiore in termini di quantità di copie stampate: il calo della tiratura complessiva rispetto al 2019, pari al 7,2%, ha coinvolto soprattutto le nuove edizioni (-9,3%) e le edizioni successive (-13,4%), mentre ha inciso lievemente sulle ristampe (-2,0%), segno di una maggiore valorizzazione del catalogo da parte degli editori. Viceversa, il genere più colpito in termini di tiratura, rispetto al 2019, è quello scolastico (-28,2%). Le opere di genere per ragazzi (comprendenti quelle per bambini) evidenziano invece un forte incremento (+16,5%). 

In controtendenza anche la micro editoria che manifesta un aumento sia delle opere pubblicate (+12,9%) sia della tiratura complessiva (+8,8%) 4 . L’iniziale chiusura delle librerie, e le misure di contrasto alla pandemia adottate nel corso dell’anno, hanno portato una quota di invenduto appena più alta dell’anno precedente: nel 2020 il 24,8% degli operatori del settore dichiara giacenza e reso per oltre la metà dei titoli pubblicati (22,1% nel 2019). Tale quota è maggiore per i micro (27,5%) e i piccoli editori (20,1%), abbastanza significativa per i medi (13,5%) e molto più contenuta (solo il 6,3%) per i grandi editori.

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