Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Sanremo: "Spregevoli e inaccettabili critiche a Saviano"

Sanremo, Aiello (Misto): Spregevoli e inaccettabili critiche a Saviano. Lo dichiara Piera Aiello, deputata e testimone di giustizia sotto scorta. Mi chiedo perché mai non debba essere concesso a Saviano di esercitare questo diritto e di farlo da un palco come quello di Sanremo. 

02/02/2022 - «Trovo spregevoli le critiche arrivate da alcuni parlamentari e esponenti politici sulla presenza di Saviano a Sanremo. E ancor più odiose quelle che puntano il dito sulla scelta di presentare un intervento su Capaci. Da parlamentare e testimone di giustizia sotto scorta da trent’anni per minacce mafiose, lo ritengo inammissibile. Saviano non è un politico e da sempre si occupa di crimine organizzato con impegno e successo internazionale. Il ricordo di Capaci non è un patrimonio di destra o di sinistra, ma un capitolo decisivo della storia della nostra Repubblica, che va impresso nella memoria collettiva del Paese, dei suoi cittadini e in particolar modo dei ragazzi che non hanno vissuto quella tremenda stagione». Lo dichiara Piera Aiello, deputata del gruppo mosto e testimone di giustizia sotto scorta. 

«Mi chiedo perché mai non debba essere concesso a Saviano di esercitare questo diritto e di farlo da un palco come quello di Sanremo. Perché così tanto fastidio per una scelta che può rappresentare un contributo decisivo alla divulgazione di fatti e circostanze che non possiamo permetterci di dimenticare. Sono anni che propongo leggi per migliorare il sistema di contrasto alle mafie e quello di tutela delle loro vittime, che difendo norme volute da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ora le stesse persone che ignorano le mie proposte di legge si indignano perché qualcuno vuole parlare di Capaci a Sanremo? Siamo al totale sovvertimento dei valori su cui il nostro Paese dovrebbe fondarsi, al disprezzo dei principi che dovrebbero orientare il nostro senso civico e delle persone che li hanno incarnati fino a sacrificare la propria vita». Conclude.

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