Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Acqua minerale: gli aumenti più rilevanti in Lombardia, Veneto e Sicilia (+43,4%)

Istat. Estrazione di acque minerali naturali in continuo aumento. Nel 2019 prosegue la tendenza all’aumento dei prelievi di acque minerali naturali nel Paese, in atto da alcuni anni. Le estrazioni complessive di acque minerali a fini di produzione dai siti minerari autorizzati nel territorio superano i 19 milioni di metri cubi, con un incremento del 17,6% rispetto al 2015 e del 9,3% rispetto al 2018 (+1,6 milioni di metri cubi estratti). 

21/03/2022 - Le maggiori estrazioni interessano soprattutto il Nord (con 1 milione di metri cubi aggiuntivi) e il Mezzogiorno (+638mila metri cubi). In controtendenza il Centro, che segna una flessione dell’1,4% (-44mila metri cubi estratti). In merito alla distribuzione geografica dei siti estrattivi di acque minerali, sono 162 i Comuni che nel 2019 hanno nel loro territorio almeno un sito attivo. Nel 2019, i prelievi di acque minerali si concentrano per oltre la metà al Nord, con quasi 10,3 milioni di metri cubi (di cui 7,4 estratti nel Nord-ovest) pari al 54,3% del totale nazionale, seguito dal Sud (23,4%). Lombardia e Piemonte si confermano in testa, rispettivamente con circa 3,8 e 3,3 milioni di metri cubi, con incrementi significativi sul 2018 pari rispettivamente a +19,2% e +6,5%: insieme contano circa il 37% del totale delle estrazioni nazionali nell’ultimo anno osservato. 

Emergono anche Veneto (2,1 milioni di metri cubi prelevati), Campania (poco meno di 2 milioni), Umbria (1,3) e, a breve distanza, Basilicata (1). All’incremento delle estrazioni nazionali contribuiscono 14 regioni. 

Considerando l’ammontare dei volumi estratti, gli aumenti più rilevanti interessano la Lombardia (+609mila metri cubi estratti, +19,2% sull’anno precedente), il Veneto (+294mila metri cubi, +16%) e la Sicilia (+221mila metri cubi, +43,4%). A registrare un calo di estrazioni rispetto al 2018, la Toscana (-100mila metri cubi, -10,8%), l’Emilia-Romagna (-48mila metri cubi, -9,9%) e la Valle d’Aosta (-22mila metri cubi, -8,7%). L’indicatore Intensità di estrazione (IE), dato dal rapporto fra i volumi estratti e la relativa superficie territoriale, nel 2019 mostra un aumento a livello nazionale, raggiungendo i 63 metri cubi estratti per chilometro quadrato. Un valore dell’IE doppio rispetto a quello nazionale si registra nel Nord-ovest (127 metri cubi/km 2 ), a causa dell’elevata intensità di estrazione in Lombardia e Piemonte. Il valore dell’Indicatore IE segna il suo minimo nelle Isole, con 22 metri cubi/km 2 .

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