Comunicazioni antimafia: il CGA accoglie l’appello di un caseificio di Castellamare del Golfo

Il CGA,  Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana,  accoglie l’appello proposto da un caseificio di Castellamare del Golfo, annulla i provvedimenti interdittivi emessi dalla Prefettura di Trapani e sancisce l’importante principio secondo cui anche per le comunicazioni antimafia valgono le soglie di esenzione dalle verifiche antimafia previste per le informative  25/04/2025 - Il caseificio P.snc di P.F. & C. con stabilimento nel territorio del Comune di Castellamare del Golfo (TP), nel 2015 subiva la revoca, da parte del Dipartimento Prevenzione Veterinaria presso l’ASP di Trapani, delle autorizzazioni sanitarie relative ad una serie di mezzi necessari per lo svolgimento propria attività casearia, in ragione di una precedente comunicazione, della Prefettura di Trapani, avente ad oggetto una informativa antimafia a carico della società titolare del caseificio.   Avverso tale provvedimento interdittivo e i provvedimenti di revoca d...

Casa Felicia: la restituzione dell’immobile al boss Badalamenti è una sconfitta per le Istituzioni

La nota del Deputato messinese del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva inerente all'interpellanza urgente sulla vicenda relativa a Casa Memoria e alla restituzione dell’immobile a Cinisi del boss Badalamenti alla sua famiglia: "La restituzione dell’immobile alla famiglia Badalamenti è una sconfitta per tutti, innanzitutto per le Istituzioni, e uno schiaffo alla famiglia Impastato. È un segno di debolezza che, dopo decenni di iniziative messe in atto per il contrasto alla criminalità organizzata, non possiamo permetterci”.  


11/03/2022 - “Ringrazio il Ministro Luciana Lamorgese e il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia, presente oggi in Aula, per la disponibilità manifestata e l’impegno preso a supporto del Comune di Cinisi. Nella lotta alla mafia i simboli sono fondamentali: la restituzione dell’immobile alla famiglia Badalamenti è una sconfitta per tutti, innanzitutto per le Istituzioni, e uno schiaffo alla famiglia Impastato. È un segno di debolezza che, dopo decenni di iniziative messe in atto per il contrasto alla criminalità organizzata, non possiamo permetterci”. Lo dichiara il Deputato messinese del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva durante la replica all’interpellanza urgente sulla vicenda relativa a Casa Memoria e alla restituzione dell’immobile a Cinisi del boss Badalamenti alla sua famiglia. “Da giovane deputato siciliano e da esponente del MoVimento 5 Stelle, forza politica che ha fatto della legalità uno dei suoi tratti fondanti, considero che il valore della lotta alla mafia sia intrinseco al sentire dei nostri cittadini – aggiunge D’Uva-. Un valore per il quale troppe persone hanno perso la vita. Tra queste c’è anche Peppino Impastato, la cui voce ha ripreso idealmente vita proprio dalla casa di Tano Badalamenti, la casa del mandante del suo assassinio”. 

“È il momento di valutare - continua il Questore - l’introduzione nella nostra Costituzione della prevenzione e del contrasto di ogni forma di criminalità mafiosa o similare come principio dell’ordinamento giuridico italiano e presidio dei diritti e doveri civili, sociali, economici e politici dei cittadini italiani ed europei. A tal proposito, mi accingo a depositare un progetto di legge con cui propongo la costituzionalizzazione del principio della destinazione a uso sociale dei beni sequestrati o confiscati a qualunque titolo alla criminalità organizzata”.

E conclude: “Rivolgo un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento affinché si possa discutere, quanto prima, tale modifica nella nostra Carta e giungere alla sua approvazione prima della fine della legislatura. Lo Stato deve dare un segnale chiaro: rispetto alla lotta alla mafia non arretriamo di un centimetro”.

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