PESCE SOSTENIBILE, COSA PENSANO I SICILIANI: I DATI DEL SONDAGGIO. La stagione della pesca illegale del tonno è già iniziata, con diversi grossi esemplari già
sequestrati dalla Guardia Costiera, e con il pregiato pesce che è già nei menu di molti
ristoranti siciliani. Ma troppi siciliani non sono ancora abbastanza informati su come
riconoscere il pesce legale e, purtroppo, non sono disposti a pagare di più per avere la
certezza sulla tracciabilità del tonno che stanno mangiando.
Palermo, 18 maggio 2022 - E' ciò che emerge dalla lettura dei dati raccolti tra 2021 e inizio 2022 da Federconsumatori
Sicilia e Dipartimento del Mare della Fondazione YMCA Italia, diretto dalla professoressa
Daniela Mainenti. Dati per certi versi allarmanti, perché se è vero che l'85% dei siciliani
afferma di preferire l'acquisto del pesce fresco a quello surgelato (e l'81% acquista tonno
fresco), è altrettanto vero che il 59% di loro non pagherebbe di più per avere la garanzia
che il pescato sia sostenibile.
Il 46% di chi ha risposto al sondaggio di Federconsumatori e YMCA afferma di non
chiedere nemmeno da dove provenga il pesce che sta comprando e il 50% afferma che la
scelta di un marchio di tonno in scatola dipende soprattutto dal prezzo, mentre ben il 79%
non tiene conto dell'eventuale presenza di un marchio di qualità sulla confezione.
"E' chiaro che c'è moltissimo lavoro di informazione e sensibilizzazione da fare - spiega il
presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa - ma è altrettanto chiaro che le forze
dell'ordine devono aumentare i controlli, sia in mare che in banchina e al ristorante, e che
gli organi d'informazione debbano aiutarci a diffondere il messaggio che il pescato illegale
non è sicuro e fa malissimo all'ambiente".
“Dal nostro punto di vista di studiosi del fenomeno della illegalità "dal mare al piatto", -
aggiunge la professoressa Mainenti - con il Dipartimento del Mare della Fondazione
YMCA Italia, stiamo contribuendo a formulare possibili soluzioni di contrasto,
sensibilizzazione e formazione degli operatori dell'intera filiera”.
Federconsumatori Sicilia ha sempre lavorato, e continuerà a farlo, affinché la cultura del
consumo consapevole e responsabile prevalga su quella del prezzo minimo. Ciò vale,
ancor di più, per la filiera alimentare che ha un impatto diretto sull'ambiente in cui viviamo
e, potenzialmente, anche sulla nostra salute.
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