Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

Cani alla catena: 1 anno e mezzo e 15 mila euro di multa a chi li lascia morire

Cassazione: fino a un anno e mezzo di reclusione e oltre 15 mila euro di multa a chi lascia morire il cane in catena. Chi mette il cane in catena lasciandolo morire di stenti rischia oltre 1 anno e mezzo di reclusione e oltre 15 mila euro di multa. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, ha respinto il ricorso di un uomo che aveva seviziato e lasciato morire il cane. 

7 sett 2022 - La Cassazione: fino a un anno e mezzo di reclusione e oltre 15 mila euro di multa a chi lascia morire il cane in catena. La legge punisce chiunque vìoli le caratteristiche etologiche dell’amico a quattro zampe Chi mette il cane in catena lasciandolo morire di stenti rischia oltre un anno e mezzo di reclusione e oltre 15 mila euro di multa. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, ha respinto il ricorso di un uomo che aveva seviziato e lasciato morire il cane. La terza sezione penale ha così interpretato l’articolo 544 ter del codice penale, negando all’uomo qualunque attenuante. 

Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “La norma recita che chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale.”

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