8 set 2022 - La Madonna Nera di Tindari, scolpita nel legno di cedro del Libano in stile bizantino-orientale (anno 1000 ca) arriva dall’Oriente (dall’Egitto?). La storia presume che sia stata portata altrove per sfuggire alla furia iconoclasta che pure in tempi recenti e attuali pervade le ‘furie’ del mondo. La Nigra Sum Sed Formosa Madonna di Tindari tiene in braccio il Bambino, sollevando la mano destra benedicente: il suo è uno dei culti mariani più antichi della Sicilia.
Canticum Canticorum, cantata biblica Nigra sum, sed formosa, filiae Jerusalem, sicut tabernacula Cedar, sicut pelles Salomonis.
Nolite me considerare, guod fusca sim, quia decolorava me sol.
Filii Matris meae pugnavertint contra me, posuertint me custodem in vineìs; vineam meam non custodivi.
Indica mihi quem diligit anima mea, ubi pascas, ubi cubes in meridie, ne vagari incipiam post greges sodalium tuorum.
Negra son io, ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Cedar, come i padiglioni di Salomone.
Non badate se io son bruna, perocché il sole mi fé cangiar colore.
I figli della madre mia mi fecero guerra, mi diedero a custodir delle vigne.
La vigna mia non fu custodita da me.
Fammi sapere, o amore dell'anima mia, il luogo de' tuoi paschi, il luogo ove riposi in sul meriggio, perch'io non cominci ad andar vagando dietro. il gregge de' tuoi compagni.
(Lo sposo) Si ignoras te, o pulcherrima inter mulieres,
egredere et obi post vestigia gregum, et pasce haedos tuos iuxta tabernacula pastorum.
Equitatui meo in curribus Pharaonis assimilavi te, amica, mea.
Pulchrae sunt genae tuae sicut turturis, collum tuum sicut monilia.
Se non conosci te stessa, o bellissima fra le danne, esci fuori, e segui le orme del gregge, e pasci i tuoi capretti presso i padiglioni ds' pastori.
Ai miei destrieri ne' cocchi di Faraone io ti rassomiglio, o mia Diletta.
Belle sono le tue guancie come di tortorella; il collo tuo come ì monili. Coro
Muraenuls aureas faciemus tibi, vermiculatas argento.
Noi ti faremo delle piccole murene d'oro punteggiate d'argento.
Canticum Canticorum, op. 120, Cantata biblica in tre parti, per soli, coro, orchestra e organo. Testo delle parti vocali
“Un millenario manto di devozione ha avvolto l’icona della Vergine col Bambino. Fino a farla splendere di una bruna bellezza: Nigra sum, sed formosa scandisce il Cantico dei cantici. Così sono nate le Madonne Nere che a centinaia costellano l’Europa guidando, nel corso dei secoli, la vita dei fedeli e il destino dei popoli.
Si è svolto fra il 20 e il 22 maggio 2010 a Oropa e a Crea, in Piemonte, un convegno internazionale su «Culti, santuari e immagini delle Madonne Nere d’Europa» con studiosi e rettori di santuari da tutto il continente. Un’occasione preziosa per ricostruire l’origine e le dinamiche di una storia complessa nei suoi aspetti devozionali e teologici, ma anche artistici, culturali, antropologici, e per offrire un primo censimento europeo on line – un work in progress che finora ha identificato 745 fra Madonne «nere» e «brune».
Emanuele Rolando (2008-2009) ha schedato 740 Madonne Nere. Ulteriori segnalazioni hanno portato il numero a 745. Nell’immaginario medievale il nero era il colore del negativo, del diabolico, delle tenebre. Che la Madre di Dio fosse raffigurata come nera metteva in risalto la libertà e la forza della grazia divina. Il Verbo si fa carne grazie al sì di un essere due volte inferiore, marginale, secondo le categorie umane: una donna, una ragazza del popolo, e per di più "nigra"... Un’altra lettura: il colore scuro si riferisce all’Addolorata. Maria, sotto la croce, viene chiamata dal Figlio agonizzante a essere Madre della Chiesa, di tutti i credenti. Nel momento più tragico e buio la madre "dolente", "la scura", viene chiamata ad una nuova maternità spirituale». (Lorenzo Rosoli su Avvenire, 26 maggio 2010).
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