Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

La Festa dei Morti in Sicilia: la sera desiata dai bambini (buoni)

Nella notte dal 1° al 2 novembre i morti di ciascuna famiglia lasciano la lor paurosa dimora, e in frotta o alla spicciolata scendono in città a rubare a ' più ricchi pasticcieri, mercanti , sarti ecc. , dolci, giocattoli, vestiti nuovi e quanto altro ẻ loro intenzione di donare a ' fanciulli che sieno stati buoni durante l'anno. La sera desiata i bambini, i fanciulli non hanno requie; vanno a letto per tempo tra timidi e speranzosi. Le mammine fanno recitar loro orazioni, preghiere o altre cose di Dio. E non vi mancano de ' venditori cioè di siffatte scarabattole. Per la ricorrenza de ' Morti li cosi di morti non son messe già dalle anime dei trapassati, ma bensi dai vivi: conoscere quindi questo grazioso inganno... Questi fatti son comuni a nove decimi di tutta la Sicilia, a Palermo, Trapani, Messina, Catania, ecc 

[31/10/2022] - Nella notte dal 1 ° al 2 novembre i morti di ciascuna famiglia lasciano la lor paurosa dimora, e in frotta o alla spicciolata scendono in città a rubare a ' più ricchi pasticcieri , mercanti , sarti ecc . , dolci , giocattoli , vestiti nuovi e quanto altro ẻ loro intenzione di donare a ' fanciulli che sieno stati buoni durante l'anno o che li abbiano devotamente pregati : è un furto innocente , che vuota il borsello del babbo , della mamma , del nonno che li ha acquistati , e impingua quello dei fieranti, de ' venditori cioè di siffatte scarabattole , ragunate in una fiera improvvisata ora in un punto ora in un altro , ma per lo più in un sito popoloso della città . È per me molto probabile che questa fiera un tempo si tenesse nel pubblico mer cato che da noi si chiama Vucciria , perchè da ' fan ciulli si crede che i morti per quella sera se ne stiano tutti alla Vucciria ; ed una frase proverbiale consacrata per la ricorrenza de ' Morti dice : sapiri la Vucciria, che significa sapere che li cosi di morti ( nome com . plessivo dei regali che si fanno ai bambini ) non son messe già dalle anime dei trapassati , ma bensi dai vivi : conoscere quindi questo grazioso inganno , e per tra slato , essere accorto , scaltro e malizioso . E di qui nasce che nessuno può pretendere alle « cosi di morti » che conosca la via della Vucciria , e se la conosce bisogna che faccia le viste di non conoscerla se vuol esser trat tato con doni e con strenne. 

È già la sera desiata, e i bambini, i fanciulli non hanno requie

È già la sera desiata, e i bambini, i fanciulli non hanno requie ; pure vanno a letto pertempo tra timidi e speranzosi . Le mammine fanno recitar loro orazioni , preghiere od altre cose di Dio , e non vi mancano de ' venditori cioè di siffatte scarabattole , ragunate in una fiera improvvisata ora in un punto ora in un altro , ma per lo più in un sito popoloso della città . È per me molto probabile che questa fiera un tempo si tenesse nel pubblico mer cato che da noi si chiama Vucciria , perchè da ' fan ciulli si crede che i morti per quella sera se ne stiano tutti alla Vucciria ; ed una frase proverbiale consacrata per la ricorrenza de ' Morti dice : sapiri la Vucciria , che significa sapere che li cosi di morti ( nome com . plessivo dei regali che si fanno ai bambini ) non son messe già dalle anime dei trapassati , ma bensi dai vivi : conoscere quindi questo grazioso inganno , e per traslato , essere accorto , scaltro e malizioso . E di qui nasce che nessuno può pretendere alle « cosi di morti » che conosca la via della Vucciria , e se la conosce bisogna che faccia le viste di non conoscerla se vuol esser trat tato con doni e con strenne . Codes È già la sera desiata , e i bambini , i fanciulli non hanno requie ; pure vanno a letto pertempo tra timidi e speranzosi.

Strene da ' fanciulli che prendon da ' morti . Inveterato egli è costume , e di tempo immemorabile pur anche rendere nella nostra Sicilia e forse anche in altri paesi di là del mare , in che i fanciulli giacendo a letto e in sonno immersi nella festa de ' 2 dicembre dell'anno solita celebrarsi da S. Chiesa per li defonti prendon da ' morti nella notte di detto giorno delle strene di dolci e di robe altre di prezzo , che trovano nelle loro scarpe.

Abbiamo pertanto i seguenti fatti: il 2 novembre giorno di strenne pe ' fanciulli; i morti genî benefici per essi. - Questi fatti son comuni a nove decimi di tutta la Sicilia, a Palermo, Trapani, Messina, Catania, ecc .; un decimo dell'isola conserva l'uso antichissimo delle strenne , ma non le riconosce dai morti , bensì da una vec chiaccia sdentata e mostruosa che pure vuol bene ai fanciulli ; e mentre un paesello la vede in un giorno , un altro la vede in un altro giorno : differenza non capricciósa certamente nè casuale , ma nata da circostanze che alla mitologia etnica importerà di cono scere per poter apprestare nuova luce alla storia più o meno intima di questi usi , e che a me non è riu scito finora di trovare .

IL GIORNO DEI MORTI E LE STRENNE DEI FANCIULLI IN SICILIA 
LETTERA DI GIUSEPPE PITRÈ ALLA SIGNORA ALBERTINA BORGUET - 1875
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Immagine: Edel Modica

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