Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Roberto Benigni: 70 anni e una curiosità: "Ma quanto costano le banane a Palermo?!"

 

Compie oggi 70 anni Roberto Remigio Benigni, nato a Castiglion Fiorentino il 27 ottobre 1952, diventato famoso in tutto il mondo e in tutto il mondo andato con le sue interpretazioni cinematografiche, le premiazioni, i simposi e le lezioni dantesce. Compresa la Sicilia...

27/10/2022 - In Sicilia, a Palermo, Roberto Benigni c'è stato sabato 25 agosto 2007, al Velodromo Borsellino dove ha presentato “Tutto Dante” in un tour di 70 repliche, attraverso 27 città d'Italia, spettacolo incentrato sul V Canto dell’Inferno della Divina Commedia, come si sa. A Palermo, tutto esaurito, naturalmente, per una ‘prima volta’ teatrale che tuttavia non era la prima volta a Palermo, nè in Sicilia. A Palermo, infatti, Roberto Benigni aveva ambientato il suo geniale film «Johnny Stecchino», film diretto e interpretato da lui stesso e girato tra Rimini, Cesena, Catania, Taormina, sempre assieme alla moglie Nicoletta Braschi.

A Cesena, in via Certaldo, si trova la scuola dei ragazzi disabili, dove Dante (Roberto Benigni) fa la spola con lo scuolabus ed accompagna Lillo (Alessandro De Santis), affetto da sindrome di Down. E pure a Cesena, in via della Valle, si trova la casa in cui Benigni alias Dante, nel film Johnny Stecchino, abita e in cui riceve la visita del dottor Randazzo (Ivano Marescotti), nei panni dell’ispettore del lavoro. 
In piazzale Federico Fellini, a Rimini, si trova invece il Grand Hotel in cui Nicoletta Braschi, moglie del vero mafioso Johnny Stecchino, attira Dante. L’Hotel Excelsior si trova a Palermo, ma in realtà le riprese sono state effettuate nel Grand Hotel di Rimini.

Luoghi delle riprese in Sicilia:

All'Hotel Villa Igiea di Palermo si trova il ristorante in cui si svolge il pranzo, quando Dante viene "ribattezzato" da Maria "Johnny Stecchino".
Le scene ambientate dentro il Teatro Massimo di Palermo non sono girate là, poiché in ristrutturazione in quel periodo, ma al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania.
E proprio nel Teatro Massimo Vincenzo Bellini a Catania sono girate le scene dello spettacolo, durante il quale si crea il gran trambusto per l’innocente furto della banana.
La scena in cui Johnny è dal barbiere è stata girata a Letojanni (Messina).
A Villa Spedalotto di Santa Flavia (Palermo) si trova la casa in cui Maria e Johnny Stecchino abitano, con lo zio cocainomane (Paolo Bonacelli).
La scena del rifornimento in autostrada è stata girata lungo l'autostrada A18 Catania-Messina, nell'area di servizio IP (ora Q8) di Santa Teresa di Riva (ME) e non lungo la A29, che collega Palermo all'aeroporto di Punta Rausi 'Falcone e Borsellino'.
La scena del fruttivendolo e della banana rubata è stata girata in via Torrente Mazzeo e vicolo Torto, a Mazzeo, frazione di Taormina (Messina).
La caserma dei Carabinieri, in realtà, è il Municipio di Giardini-Naxos (ME), in piazza Roma.
Il bar dove Dante incontra il giudice che gli raccomanda di ritrattare tutta la confessione si trova in piazza Roma a Giardini-Naxos (Messina).
E' il lungomare del Foro Italico a Palermo il luogo dove lo zio* accompagna in auto Dante da Maria.
La festa di gala si svolge a Villa Malfitano Whitaker a Palermo, là Benigni viene intercettato dal dottor Randazzo che lo perseguita.
A villa Spedaletto a Bagheria (Palermo), Johnny Stecchino si rifugia per nascondersi dal killer alle sue calcagna per farlo fuori.
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* Lo zio (Paolo Bonacelli): "Nel mondo siamo conosciuti anche per qualcosa di negativo, quelle che voi chiamate... piaghe. Una terribile, e lei sa a cosa mi riferisco: L'Etna, il vulcano, ma è una bellezza naturale. Ma ce ne un'altra grave che nessuno riesce a risolvere, lei mi ha già capito... La siccità! La terra brucia, è sicca, una brutta cosa. Ma è la natura... e non ci possiamo fare niente. Ma dove possiamo fare e non facciamo, perché in buona sostanza, purtroppo, non è la natura ma l'uomo... Dov'è?... È nella terza di queste piaghe che veramente diffama la Sicilia e in patticolare Palemmo agli occhi del mondo. Eh... Lei ha già capito. E' inutile che io glielo dica. Mi veggogno a dillo. E'... il traffico! Troppe macchine! E' un traffico tentacolare, vorticoso, che ci impedisce di vivere e ci fa nemici famigghia contro famigghia, troppe macchine! [A Dante, appena arrivato a Palermo]

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