1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Schifani e la stampa: “frutto di fantasia“ e tendente a “destabilizzare la politica"

 

Regione Siciliana, Figec: “Schifani rispetti il lavoro dei giornalisti”

Palermo, 19 ott 2022 - “Il mondo dei giornali e dell’informazione più in generale sta attraversando una grave crisi dovuta a tanti fattori. È fondamentale da parte delle istituzioni evitare atteggiamenti che possano contribuire a danneggiare la credibilità nella stampa delegittimando il lavoro svolto dalle redazioni e dei giornalisti”. Lo scrivono in una nota Giulio Francese, Santino Franchina, Orazio Raffa, Attilio Raimondi, Daniele Ditta, Maria Pia Farinella, Roberto Immesi, Graziella Lombardo e Viviana Sammito, consiglieri nazionali siciliani del sindacato Figec (Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione), commentando le dichiarazioni del presidente della Regione, Renato Schifani, che ha definito un articolo su La Sicilia “frutto di fantasia“ e tendente a “destabilizzare una fase politica delicata”.

Schifani ha inoltre detto che “l’auspicio è che giornalisti e giornali abbiano sempre il buon fine di informare attraverso notizie fondate e serie”. Parole che secondo la Figec possono risultare "offensive verso un quotidiano storico come La Sicilia e le sue autorevoli firme che di certo hanno sempre svolto il proprio lavoro con grande attenzione, professionalità e senso del dovere”.

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