Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

«Paura varda vigna e non filagnu»: ma pure il «timore di Dio» la salvaguarda?

«Paura varda vigna e non filagnu» è un proverbio siciliano diffuso pure in Calabria in versione «Paura guarda vigna e non supala». Il senso è che la paura ci permette di salvaguardare l’intera vigna e non soltanto un singolo filare. Già Antonio Vignali, nel 1557, citava questo proverbio nella sua Lettera alla Gentilissima Madonna.

29/11/2022 - «Filagnu» vuol dire «filare» e «supala» o «sipala» vogliono dire siepe. Filagnu in italiano sta per filagna: pali tutori di legno messi in fila. «Sipala» è la siepe, in italiano «sepala». Se il timore è di subire un furto, proprio la «paura» ci indurrà ad essere vigili, a tutela di ciò che ci appartiene, per cui temiamo. Dunque, la paura di perdere ciò cui teniamo deve indurci a difendere e tutelare le nostre cose, mettendo in atto adeguate misure e strategie. Ma pure la paura che noi incutiamo negli altri, a tutela delle nostre cose, ci permette di salvaguardare la vigna, per l'altrui paura di essere scoperti e severamente puniti.
 
E il «timore di Dio» salvaguarda la vigna? Certamente, per chi crede. Il timore di Dio per il credente non è avere paura di Dio ma rispetto. Il timore di Dio è la consapevolezza che Egli è sempre l'Altissimo da onorare con la propria condotta. Il timore di Dio è il dono dello Spirito che ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte a lui e al suo amore e che il nostro bene sta nell’abbandonarci con umiltà, con rispetto e fiducia nelle sue mani. Questo è il timore di Dio.

Proverbi 8.13[3]: Il timore del Signore è odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa (Tanakh)

Antonio Vignali, nato nel 1500 a Siena, nella «Lettera alla Gentilissima Madonna», scritta nel maggio del 1557 e contenente 365 proverbi, scrive: "Pure, come vedete, la paura guarda la vigna".

m.m.

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