Case rifugio e vittime di violenza: nel Nord-ovest il 36,4%, nelle Isole il 13,8%

LE CASE RIFUGIO E LE STRUTTURE RESIDENZIALI NON SPECIALIZZATE PER LE VITTIME DI VIOLENZA, Anno 2023. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e contro la violenza domestica (Istanbul, 2011) prevede che gli Stati aderenti predispongano “servizi specializzati di supporto immediato, nel breve e lungo periodo, per ogni vittima di un qualsiasi atto di violenza che rientra nel campo di applicazione” della Convenzione. A partire dalla ratifica in Italia della suddetta Convenzione i Piani nazionali contro la violenza hanno segnato un importante cambio di passo nella conoscenza del sistema della protezione delle donne vittime di violenza. L’Istat ha iniziato dal 2017 a rilevare dati sul Sistema della Protezione delle donne vittime di violenza. Nel 2018 sono state avviate le Indagini sulle prestazioni ed erogazioni dei servizi offerti dai Centri antiviolenza e analoga rilevazione sulle Case rifugio, nel 2020 è stata realizzata la rilevazio...

Attacchi informatici: le istituzioni più colpite sono le Università (64,3%) e gli Organi dello Stato

Istituzioni pubbliche e tecnologie digitali. Tra le regioni del Nord-est, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna si distinguono per gli investimenti infrastrutturali. La ripartizione del Nord-ovest registra valori simili alla media nazionale. Sono sotto la media il Sud (58% contro il 73% del valore medio nazionale) e in cultura digitale (14,7% contro il 23%). 

28/12/2022 - L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto emergere tra le istituzioni l’esigenza di nuove competenze o professionalità digitali (es. esperti in tecnologie digitali o per la digitalizzazione dei processi). Lo dichiarano più di 4 istituzioni su 10, tra cui l’85,3% delle Amministrazioni centrali, il 68,6% delle Università e il 68,3% delle Province e Città metropolitane. Tale necessità è meno avvertita da Enti pubblici non economici, Altre forme giuridiche, Comuni con meno di 5 mila abitanti e Comunità montane e Unioni di comuni, che si collocano tutti sotto la media nazionale. 

L’analisi tra la necessità di nuove competenze digitali e il numero di investimenti effettuati nel 2020 mette in evidenza come le IP che hanno attuato strategie digitali più complesse (ossia che hanno realizzato più investimenti contemporaneamente) hanno manifestato una maggiore esigenza di nuove competenze in tale campo. Questo vale per tutte le tipologie istituzionali considerate, seppure con intensità diverse a seconda del grado di avanzamento tecnologico.

Sul fronte della sicurezza informatica, nel 2020 le istituzioni pubbliche più colpite da attacchi informatici sono le Università (64,3%), gli Organi centrali dello stato (61,8%) e le Giunte e consigli regionali (50%), a fronte di una media del 7,9%. A seguito degli attacchi, il 5,4% delle IP ha subito danni, circa 4 su 10 nel caso di Amministrazioni dello stato e Università pubbliche. 
Le tipologie istituzionali più digitalizzate e più esposte al rischio di attacchi informatici sono anche quelle che hanno messo in atto e combinato il maggior numero di misure di sicurezza adottabili per fronteggiare i rischi e i danni subiti.

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