Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Nino e Francesca, sgomento a Milazzo per la morte dei 2 giovani uccisi in Inghilterra


Per due giorni avevano provato a mettersi in contatto con i figli in Inghileterra, a Thornaby-on-Tees, nella contea di North Yorkshire, ma senza risultato. Nino Calabrò, 25 anni, e Francesca Di Dio, 20 anni, originari del messinese sono stati trovati cadavere nell’appartamento in cui viveva Nino.

22/12/2022 - Francesca lo aveva raggiuto per trascorrere insieme al fidanzato le vacanze di Natale. I corpi senza vita dei giovani fidanzati siciliani sono ora al centro di un mistero che vede in carcere un ventenne, in stato di fermo, col sospetto che sia lui l’autore del duplice omicidio.
Sembra che il giovane accusato del duplice omicidio sia anche lui italiano e che abiti nello stesso comprensorio di Nino Calabrò.
Il presunto killer sarebbe proprio un amico e collega di Nino, anche lui croupier, come Nino Calabrò al Grosvenor Casino di Stockton-on-Tees, dove avevano trovato lavoro. Nino Calabrò e il suo presunto assassino abitavano in un ‘condominio-ostello’, a Thornaby Road, una cittadina di 30 mila abitanti, al nord del Regno Unito. 

Nino Calabrò, la cui famiglia è residente a Barcellona Pozzo di Gotto, è originario di Milazzo, mentre Francesca Di Dio è di Montagnareale, dove vive la sua famiglia. Fidanzati da alcuni anni, il giovane milazzese si era trasferito in Inghilettra dopo avere ottenuto in Sicilia i requisiti per fare il croupier nelle sale da gioco. E proprio come croupier lavorava al Grosvenor Casino di Stockton-on-Tees, con contemporanea attività nel settore della ristorazione.

Francesca Di Dio vive a Montagnareale e da là aveva raggiunto il fidanzato per trascorrere le feste di Natale e Capodanno.
__________
La lettera del sindaco di Milazzo sulla morte dei due ragazzi

Fidanzati morti in Gran Bretagna, il cordoglio del sindaco Midili

Milazzo (Me), 22/12/2022 -Sono ore di sgomento nel milazzese, dove è forte il cordoglio per la tragica fine di Nino Calabrò e di Francesca Di Dio, assassinati a Thornaby, Stockton-on-Tees, nel nord dell’Inghilterra, nell’appartamento nel quale viveva il giovane e dove spesso la fidanzata andava a trovarlo. Nino Calabrò prima di trasferirsi, tre anni addietro oltre Manica, viveva con la famiglia a Milazzo, nella via spiaggia di Ponente. Appresa la notizia della tragedia i genitori sono partiti alla volta di Londra, mentre a casa è rimasta solo la sorella di Nino.

Il sindaco Pippo Midili nel manifestare la massima disponibilità ad assicurare ogni supporto necessario ai congiunti, ha espresso parole di vicinanza alla famiglia della vittima: “La tragica fine di Nino – ha detto – ci lascia sgomenti ed attoniti. Non ci sono parole per descrivere una morte così drammatica. Un lutto che scuote l’intera cittadinanza. Esprimo a nome mio e di tutta la città di Milazzo il cordoglio ai genitori ed ai familiari tutti. Sono certo che Nino continuerà a vivere nel ricordo di coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato per le sue doti professionali ma soprattutto umane. 
E naturalmente lo stesso sentimento lo rivolgo alla famiglia di Francesca, andata dal fidanzato per trascorrere un Natale in serenità e invece vittima di un atroce destino”.
___________
Sulla sua pagina FB, Emiliano Di Rosa racconta la 'storia' di Nino e Francesca:

La storia di Nino e Francesca.

C'è poco lavoro a Barcellona Pozzo di Gotto, provincia di Messina, e Nino lo trova prima in un ristorante e poi in un casinò nel North Yorkshire, in Inghilterra. Lì la fidanzata Francesca lo raggiunge quando può, lo fa anche per queste feste di Natale. Lei è di Montagnareale, un paesino sempre del messinese. Insieme da tre anni, innamoratissimi e chissà quante idee, timori, progetti, ansie, ripensamenti avranno condiviso. Sono 2 milioni i siciliani emigrati dal 1860 a oggi e solo nel decennio 1960/1970 furono circa 700mila. La Sicilia ha 800mila iscritti come "residenti all’estero", prima regione italiana. Negli ultimi anni alcune nostre comunità si sono definitivamente svuotate e desertificate, al di là di abilità, coraggio, competenze e titoli di studio per i ragazzi e le ragazze non c'è nulla da fare, nulla. Se ne parla poco, non conviene. 

La storia di Nino Calabrò e Francesca Di Dio si è conclusa tragicamente, qualcuno li ha assassinati, la polizia di Thornaby-on-Tees continua le indagini, cerca testimoni, pare ci sia un sospettato. Sul profilo fb di lei c'è una bella foto, spiaggia di Redcar, Regno Unito: Nino e Francesca si andavano a baciare nelle spiagge del Mare del Nord, tra Scozia e Inghilterra, perchè da quelle siciliane dovevano andare via. 

La terra vi sia lieve, così belli, valenti e coraggiosi quanto sfortunati. La vostra storia è finita in maniera terribile e violenta, spero l'assassino venga condannato e marcisca in galera. Ma se penso pure ad un significato "generale" allora mi vien da dire che questa vostra storia lascia un profumo d'amore e di audacia per voi due e un metaforico lezzo di colpa per altri, dal 1860 ad oggi ...

E Antonella Pavasili dedica ai due giovani uccisi questi versi toccanti:

FRANCESCA E NINO, 21 E 25 ANNI…E SI AMAVANO

Lei, Francesca Di Dio, aveva 21 anni.
Lui, Nino Calabrò, ne aveva 25.
E si amavano.
Stavano costruendo insieme la loro vita, lontano dalla Sicilia, la loro terra.
In Inghilterra vivevano.
Nella civilissima e ultramoderna Inghilterra.
Si amavano e si capiva benissimo.
Anche io l’ho capito che si amavano, sebbene non li conoscessi.
Ho fatto quello che facciamo tutti quando leggiamo una notizia che ci ammutolisce dall’orrore.
Ho guardato il profilo Facebook di Francesca.
Ho trovato un video breve.
Scherzano, ammiccano, sorridono.
E si amano.
Ma li hanno ammazzati.
Li hanno ammazzati in casa loro.
2 figli nostri, 2 ragazzi nostri!
Lui di Barcellona, lei di Montagnareale.
Ce li hanno ammazzati.
Quattro giorni prima di Natale ce li hanno ammazzati questi figli nostri.
Non si capisce perché, pochissime notizie.
Ma tanto nessuna spiegazione sarebbe accettabile.
Ci hanno ammazzato due figli nostri.
E il dolore urla.
Ci stringe le viscere, ci annienta.
Non si può accettare.
Francesca e Nino avevano 21 e 25 anni.
E ce li hanno ammazzati.
E loro si amavano…

Antonella Pavasili
 
Foto: dal profilo Facebook di Francesca Di Dio

Commenti