Controlli Inps sul Reddito di
Cittadinanza. Particolare attenzione mediatica, accertati casi di
indebita percezione. Il sistema dei controlli particolarmente complesso anche per la
numerosità delle Amministrazioni coinvolte. Controlli Inps sulla sussistenza dei requisiti previsti dalla legge e sulla veridicità delle dichiarazioni da pèarte dei richiedenti. Individuati scenari di “rischio potenziale”. Circa 1.290.000 le domande pervenute, nei primi dieci mesi del 2022: più di 290.000 le domande a rischio; 240.000 quelle respinte automaticamente, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli.
Roma, 9 dicembre 2022 - Assegno Unico Universale. Da marzo a ottobre 2022 erogati 10,3 miliardi di euro alle famiglie italiane con
riferimento a 9,4 milioni di figli. Pubblicato l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico
Universale (AUU) che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei
percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC).
La spesa relativa ai nuclei non percettori di RdC risulta pari a 9,8
miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 8,9 milioni di
figli beneficiari di almeno una mensilità; gli importi medi mensili sono risultati pari a 233 €
per richiedente e a 145 € per figlio.
I nuclei percettori di RdC con almeno una mensilità della prestazione integrata dall’assegno
unico sono 486mila, con riferimento a circa 823mila figli a carico, di cui poco meno di
500mila appartenenti in via esclusiva a nuclei percettori di RdC.
Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza
A ottobre 2022 1,16 milioni nuclei beneficiari, per 2,45 milioni di persone,
con un importo medio di 551 euro
1,64 milioni i nuclei beneficiari nei primi nove mesi del 2022,
con 3,57 milioni di persone coinvolte
Nel mese di ottobre 2022, i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza (RdC) e
Pensione di Cittadinanza (PdC) sono stati 1,16 milioni in totale (1,04 milioni RdC e
quasi 121 mila PdC), con 2,45 milioni di persone coinvolte (2,32 milioni RdC e 136mila
PdC) e un importo medio erogato a livello nazionale di 551 euro (582 euro per il RdC e 282
euro per la PdC).
L’importo medio varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare, e va
da un minimo di 454 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 736
euro per le famiglie con cinque componenti.
La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta
da 2,16 milioni di cittadini italiani, 208mila cittadini extra-comunitari e quasi 84mila cittadini
europei.
Per i nuclei con presenza di minori (358mila, con 1,28 milioni di persone coinvolte),
l’importo medio mensile è di 682 euro, e va da un minimo di 592 euro per i nuclei composti
da due persone a 742 euro per quelli composti da cinque persone.
I nuclei con presenza di disabili sono 199mila, con 443mila persone coinvolte. L’importo
medio è di 492 euro, con un minimo di 388 euro per i nuclei composti da una sola persona a
701 euro per quelli composti da cinque persone.
La distribuzione per aree geografiche vede 430mila soggetti beneficiari al Nord, 328mila al
Centro e 1,69 milioni nell’area Sud e Isole.
Nel corso dei primi nove mesi le revoche hanno riguardato oltre 46mila nuclei e le
decadenze 230mila.
I principali scenari di rischio
I principali scenari di rischio riguardano:
1. mancanza del requisito della residenza in Italia;
2. false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei
componenti il nucleo familiare;
3. false dichiarazioni circa la composizione del nucleo familiare.
Quando i sistemi Inps rilevano domande che presentano gli indicatori di rischio appena citati, le istanze vengono immediatamente respinte dalla procedura che gestisce la misura, ovvero sospese nei casi in cui si rendano necessari ulteriori approfondimenti, comunque sempre in via preventiva rispetto al pagamento del beneficio.
Gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi attivati dall’Istituto hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000, rientranti negli scenari nn. 1 e 2, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli.
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