Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Trenitalia: In Sicilia a ritmo di Blues ma con qualche nota stonata

In Sicilia si viaggerà a ritmo di Blues ma con qualche nota stonata. Si è tenuto oggi al binario 8 della stazione centrale di Palermo la presentazione dell’arrivo del primo treno “Bimodale Hybrid Blues” che cavalcherà le infrastrutture siciliane sia quelle elettrificate che sono circa (792 km) che quelle non ancora elettrificate che sono (578 km). La terza trazione di questi treni è a batteria, con questa modalità dovrebbero entrare nelle stazioni di importanti centri storici, senza dover installare la linea aerea. Di questi nuovi treni Blues, ne arriveranno in Sicilia un totale di 22 entro il 2023/2024.

Palermo, 20 dic 2022 - Pronto a viaggiare sui binari siciliani il primo treno ibrido “Blues" di Trenitalia. Il convoglio, in circolazione già dai prossimi giorni, è stato consegnato oggi, al binario 8 della stazione centrale di Palermo, dall’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, Luigi Corradi, al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Entro l’inizio del 2023, si aggiungeranno altri quattro treni dello stesso modello, consegne che contribuiscono al rinnovo e all’ammodernamento della flotta regionale dell’Isola.

«Prosegue – dice il governatore – l'efficace ed efficiente collaborazione con il gruppo Fs Italiane. Facciamo un altro passo avanti in attesa che si realizzi anche la media e alta velocità della Palermo-Catania e della Catania-Messina. Lavoriamo quotidianamente per dare più servizi ai siciliani. Ieri, per esempio, abbiamo approvato una finanziaria snella, asciutta, ma piena di proposte per il prossimo futuro. La coalizione di governo sta dando dimostrazione di essere una grandissima squadra che lavora quotidianamente in maniera serena, pacata. Facciamo sistema ed è molto positivo quando in politica si lavora così».

«Con questo tipo di treni - aggiunge l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò - stiamo andando verso una velocità sostenuta, di circa 200 km orari. Poi ci sarà la sfida del Ponte. Per anni hanno contestato ai siciliani il fatto che anche se avessero costruito il Ponte, la viabilità interna non sarebbe stata adeguata. Invece stiamo lavorando per migliorare l’interconnessione tra le province, non soltanto sulle strade ferrate ma anche sulle autostrade e sulle strade secondarie. Il governo Schifani è impegnato su una serie di misure di questo tipo, sfrutteremo il Pnrr perché vogliamo un'interconnessione veloce e certa con il resto della penisola».

Il nuovo convoglio della flotta regionale di Trenitalia, progettato e costruito da Hitachi Rail, è a doppia alimentazione, elettrica e diesel. Viaggerà, assieme agli altri treni dello stesso modello, sulle linee Palermo-Messina e Messina-Catania-Siracusa e si affiancherà ai 25 treni Pop già in circolazione sull’Isola dal 2019.

«Il potenziamento della flotta di treni che viaggia sull’Isola – conclude l’assessore al Turismo Francesco Scarpinato – va a sposare una serie di iniziative che stiamo attivando per cambiare il volto della Sicilia. In particolare, stiamo lavorando per attuare alcune misure, all’interno del piano di sviluppo del turismo, basate soprattutto sulle politiche “green”, così da attrarre flussi turistici sempre più intensi e di differente natura».
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Comitato pendolari Siciliani. In Sicilia si viaggerà a ritmo di Blues ma con qualche nota stonata.

Palermo, 20 dic 2022 - Si è tenuto oggi al binario 8 della stazione centrale di Palermo la presentazione dell’arrivo del primo treno “Bimodale Hybrid Blues” che cavalcherà le infrastrutture siciliane sia quelle elettrificate che sono circa (792 km) che quelle non ancora elettrificate che sono (578 km). La terza trazione di questi treni è a batteria, con questa modalità dovrebbero entrare nelle stazioni di importanti centri storici, senza dover installare la linea aerea. Di questi nuovi treni Blues, ne arriveranno in Sicilia un totale di 22 entro il 2023/2024.

Pregi e difetti.

Pregio: - la maggiore possibilità di fare servizi diretti su percorsi con linee elettrificate e non elettrificate (diesel) e da ciò scaturisce un miglioramento del servizio per l’utenza che non dovrà più scendere dal treno per risalire su un altro diesel.

Difetto: - viste le caratteristiche delle linee siciliane non ancora elettrificate non deve superare le 18 tonnellate per asse.

Mentre a Palermo si festeggia in musica con la presentazione del nuovo treno “Blues”, alla stazione centrale di Catania veniva soppresso il Rv 5384 Siracusa-Catania-Messina delle 14.10.

I fatti: Il Rv 5384 arrivato in stazione, alle 14.06 circa, al primo binario la gente si accalca per salire a bordo ed eravamo in tanti circa trecento persone. La partenza del treno è prevista alle 14.10, così come ogni giorno, ma il treno non si muove. Alle 14.18 circa il Capotreno ci invita a scendere annunciando che il treno in questione è stato soppresso e che al quinto binario c’è il treno R 12982 delle 14.24. Il motivo della soppressione un problema all’infrastruttura e no al rotabile.

Al danno la beffa. Il problema all’infrastruttura ci può stare, quello che invece non ci sta, è aver fatto scendere oltre 300 persone dal Rv 5384 Pop per farci ammassare su un Minuetto. Considerato che la soppressione del treno Rv 5384 non è stata per un problema al materiale rotabile bensì per dei problemi all'infrastruttura, perché non è stato fatto proseguire il Rv 5384 come treno R 12982 dando la possibilità ai tantissimi viaggiatori di viaggiare seduti, non ammassati e all'impiedi?

Queste piccole disattenzioni fanno la differenza. Differenza che, certamente, chi gestisce la circolazione non prende mai in considerazione. E’ ormai cosa risaputa la frequentazione giornaliera del Rv 5384 in partenza da Catania.

Ribadiamo la scarsa attenzione nei confronti della vostra clientela visti i fatti evidenti di oggi. Chissà se è più importante non stravolgere magari i turni/giri del materiale e/o del personale che far accumulare ritardi e/o disagi/disservizi ai viaggiatori anziché garantire al disagio/disservizio magari un po' di comfort viaggiando a ritmo di musica “Pop”.

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