Rifiuti, M5S all'Ars: «Inceneritori soluzione obsoleta e dannosa, nuove preoccupazioni dall’Ue»

Rifiuti, M5S Ars a Schifani: « Inceneritori  soluzione obsoleta e dannosa, e arrivano nuove preoccupazioni dall’Ue». Palermo, 09/04/2025 -   – «La Sicilia merita politiche ambientali all’avanguardia, non un ritorno al passato con impianti inquinanti, mascherati da falsa innovazione. Proprio in questi giorni, sull'inceneritore di Roma, apprendiamo dalla stampa, sono arrivate nuove perplessità  dall’Ue , che ha evidenziato molte criticità sull'impianto, tra cui l'impatto ambientale significativo e preoccupazioni sull'emissione di  CO₂  e sui danni alla salute umana». Così i deputati M5S all'Ars Cristina Ciminnisi,  Jose  Marano e Adriano Varrica, componenti della Commissione Ambiente, commentano con durezza l’ennesimo annuncio –  spot  pronunciato in video dal Presidente Renato Schifani, e diffuso sui social, sulla realizzazione di due termovalorizzatori a Palermo e Catania. «Chiamarli “termovalorizzatori” – dicono – è un eufemismo per nas...

Cultura: Firenze in testa, le uscite più basse a Messina (35,23), Catania (16,11) e Bari (11,73)

Cultura. I comuni e la cultura. Bilanci dei comuni per ristrutturazioni, eventi, monumenti, biblioteche, musei, teatri. Firenze spende 150,9 euro pro capite per beni e attività culturali. Mediamente i comuni italiani spendono 32 euro pro capite. Le prime quattro città che spendono di più per i beni culturali sono nel centro-nord: Firenze (150,90 euro pro capite), Trieste (104,75), Padova (87,08) e Verona (81,73). Si trovano nel sud invece quelle che riportano le uscite più basse: Messina (35,23), Catania (16,11), Bari (11,73) e Napoli (9,52).

23 Febbraio 2023 - l settore culturale è uno di quelli che ha subito più contraccolpi dalle restrizioni dovute alla pandemia. Si tratta di un ambito che già presenta delle peculiari fragilità e che necessita di particolari politiche di tutela e valorizzazione. Questo rallentamento è trasversale a tutti gli ambiti. Calano ad esempio le persone che hanno partecipato a spettacoli fuori casa. 

Le prime quattro città che spendono di più per i beni culturali sono tutte situate nel centro-nord. Si tratta di Firenze (150,90 euro pro capite), Trieste (104,75), Padova (87,08) e Verona (81,73). Si trovano nel sud invece quelle che riportano le uscite più basse: Messina (35,23), Catania (16,11), Bari (11,73) e Napoli (9,52).

Ampliando l’analisi al resto d’Italia, le amministrazioni spendono in media 32 euro pro capite per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Mediamente, i comuni caratterizzati dalle uscite maggiori sono quelli di territori a statuto speciale: provincia autonoma di Bolzano (110,39), Sardegna (93,91) e Valle d’Aosta (87,79). A registrare le spese minori sono invece i comuni campani (18,74 euro pro capite), quelli calabresi (17,77) e quelli molisani (12,34).

21,1% le persone che partecipano a una qualche forma di intrattenimento fuori casa (Istat, 2021).

Si tratta di un vero e proprio crollo se si considera che nell’anno precedente questa quota si attestava al 60%. Andamenti simili si registrano anche negli spettacoli cinematografici (-36,2 punti percentuali rispetto al 2020), nelle visite ai musei e alle mostre (-18,4) e la fruizione di spettacoli sportivi (-16,2).


FONTE: ww.openpolis.it/. Openbilanci.

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