Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

Razze autoctone siciliane: rischiano di scomparire il cavallo sanfratellano, gli asini ragusani, i bovini siciliani

ARS, RAZZE AUTOCTONE SICILIANE: rischiano di scomparire il cavallo sanfratellano, gli asini ragusani, ma anche tra i bovini la modicana, cinisara e siciliana. È il momento opportuno che il governo regionale prenda posizione. Un’interpellanza dem all’assessore regionale all’Agricoltura per tutelare e valorizzare specie che rischiano l’estinzione.

PALERMO, 15 FEB 2023 – Con un’interpellanza all’Assessore regionale all’Agricoltura, i parlamentari regionali all’Ars, Calogero Leanza e Sebastiano Venezia, chiedono al governo lo stanziamento nel prossimo Programma di sviluppo rurale (Psr 2023-2027) di fondi per la tutela e la valorizzazione delle razze autoctone siciliane. In particolare, si chiede “se l’Assessorato sia intenzionato a riproporre nel Programma la Misura 10.1g, ‘Allevamento di razze in pericolo di estinzione’, destinando, per le stessa, idonee risorse finanziarie”. L’interpellanza è stata condivisa e firmata da tutti i parlamentari del Gruppo Pd a Sala d’Ercole.

“Ci sono razze – spiegano Leanza e Venezia – che se non si interviene in modo opportuno rischiano di scomparire. Tra queste il cavallo sanfratellano, gli asini ragusani, ma anche tra i bovini la modicana, cinisara e siciliana; gli ovini (barbaresca siciliana e noticiana); i caprini (girgentana, argentata dell’Etna); il suino nero siciliano e, sempre tra gli equini, il puro sangue orientale e l’asino pantesco. È il momento opportuno che il governo regionale prenda posizione – proseguono – a pochi giorni dall’inizio del confronto tra l’assessorato stesso e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, degli agronomi e periti agrari, delle università, dei sindacati confederali, del mondo delle cooperative, dei medici veterinari, degli agrotecnici e dei biologi in relazione al Piano, che prevede risorse finanziarie per circa 1,5 miliardi di euro”.

“A livello agroalimentare le razze autoctone – sottolineano i due parlamentari regionali – sono un patrimonio che caratterizza la nostra offerta gastronomica e quindi molto importanti per le economie locali e per quella siciliana: dal formaggio ragusano, al canestrato siciliano, il caciocavallo palermitano, la provola dei Nebrodi, il caprino girgentano, il maiorchino, la vastedda palermitana, salumi, prosciutti e pancette tradizionali”.

Gli onorevoli Leanza e Venezia, sottolineano infine che, “la salvaguardia dei patrimoni genetici locali, in considerazione delle aree svantaggiate in cui vengono allevati, peraltro caratterizzate da ambiente naturale intatto e da pascoli incontaminati, è una premessa indispensabile sia all’autonomia genetica che alla salvaguardia dell’ambiente”.

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