A Chieti, Agrigento e Trapani le misure più restrittive di erogazione dell’acqua. Nel 2021 misure di razionamento sono adottate in quasi tutti i capoluoghi della Sicilia (tranne Messina
e Siracusa), in tre della Calabria (Reggio di Calabria, Cosenza e Crotone), in uno della Campania
(Avellino), due dell’Abruzzo (Chieti e Pescara), uno della Toscana (Prato) e uno del Veneto (Verona).
21/03/2023 - In tre capoluoghi le restrizioni nella distribuzione dell'acqua potabile sono state estese a tutto il
territorio comunale: Verona e Prato, con una riduzione dell’erogazione solo in alcune ore della
giornata, specialmente nelle ore notturne o nelle prime ore mattutine dei mesi estivi, rispettivamente
per 55 e 61 giorni; Cosenza, dove la misura è stata adottata tutti i giorni dell’anno, per fascia oraria e
a giorni alterni.
L’adozione di misure di razionamento solo per una parte del territorio comunale invece ha coinvolto
12 capoluoghi (+5 sul 2020), tutti situati nel Mezzogiorno, risultando più che raddoppiati sia il numero
di giorni, sia la percentuale della popolazione residente coinvolta (dall’1,3% al 2,8%).
Nel dettaglio, le
misure restrittive hanno interessato circa 485mila residenti, soprattutto della Sicilia (16,7% della
popolazione residente nei capoluoghi della regione).
Le situazioni più critiche si sono verificate a Chieti, Agrigento e Trapani, con la sospensione o
riduzione dell'acqua in quasi tutti i giorni dell'anno, con turni diversi di erogazione estesi a quasi tutti i
residenti.
A Enna e Reggio di Calabria si è fatto ricorso, solo in alcune zone della città, alla riduzione dell’acqua
rispettivamente per 365 e 75 giorni interessando circa la metà dei residenti. A Caltanissetta e
Pescara, il 62,4% e il 21,9% dei residenti è stato sottoposto a razionamenti, rispettivamente per 61 e
141 giorni.
A Catania la distribuzione dell'acqua è stata sospesa a circa 17.400 persone per 14 giorni nell'arco
dell'anno, interessando il 5,8% dei residenti (0,3% nel 2020). A Ragusa, invece, è stata ridotta per 60
giorni e sospesa per 15, per fascia oraria a circa 10.000 persone (13,8% dei residenti). A Palermo si
sono verificate turnazioni in alcuni distretti dove la rete idrica è particolarmente vetusta per 183 giorni
interessando l’8,8% dei residenti, mentre Avellino e Crotone hanno avuto una sospensione solo per
12 giorni che ha coinvolto, rispettivamente il 76% e il 67% della popolazione.
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