Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Istat. L'inflazione più elevata è nelle Isole (+11,7%), Catania (+10,9%) e Palermo (+10,8%) leader

 

Istat. Nel mese di febbraio 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,2% su base mensile e del 9,1% su base annua, da +10,0% nel mese precedente; la stima preliminare era +9,2%. 

16/03/2023 - Il rallentamento dell’inflazione si deve, in primo luogo, all’accentuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -12,0% a -16,4%) e alla decelerazione di quelli degli Energetici non regolamentati (da +59,3% a +40,8%), i cui effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari, sia lavorati (da +14,9% a +15,5%) sia non lavorati (da +8,0% a +8,7%), di quelli dei Tabacchi (da una variazione tendenziale nulla a +1,8%), dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +6,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,9% a +6,4%).. 

Con riferimento alle cinque ripartizioni del territorio nazionale, a febbraio si registra un diffuso rallentamento. L’inflazione è più alta di quella nazionale nelle Isole (da +11,7% di gennaio a +10,5%) e nel Nord-Ovest (da +10,0% a +9,3%,), uguale a quella nazionale al Sud (da +9,9% a +9,1%), mentre risulta inferiore nel Nord-Est (da +9,7% a+8,8%) e nel Centro (da +9,6% a +8,6%). 

Nei capoluoghi delle regioni e delle province autonome e nei comuni non capoluoghi di regione con più di 150mila abitanti l’inflazione più elevata si osserva a Genova (+11,0%), Catania (+10,9%) e Palermo (+10,8%), mentre le variazioni tendenziali più contenute si registrano a Potenza (+6,5%) e ad Aosta (+7,4%). 
 L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +6,0% a +6,3%, quella al netto dei soli beni energetici da +6,2% a +6,4%. 

  Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +14,1% a +12,4%), mentre al contrario si accentua quella relativa ai servizi (da +4,2% a +4,4%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -8,0 punti percentuali, da -9,9 di gennaio. 
  I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un’accelerazione in termini tendenziali (da +12,0% a +12,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rimangono pressoché stabili (da +8,9% a +9,0%). 
  L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve prevalentemente ai prezzi degli Alimentari non lavorati (+2,4%), dei Tabacchi (+1,9%), degli Alimentari lavorati (+0,9%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%), dei Beni durevoli (+0,7%), dei Beni non durevoli (+0,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,4%); un effetto di contenimento deriva invece dal calo dei prezzi degli Energetici, sia regolamentati (-4,9%) sia non regolamentati (-4,2%). 
 L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,4% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

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