Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

Messina Denaro, Cracolici: una maestra con quel 'pedigree' non può entrare in una classe e parlare di legalità”

Antimafia, presidente Cracolici: "La maestra sospesa a Castelvetrano non può educare i nostri ragazzi. Una persona con quel 'pedigree' non può entrare in una classe e parlare di educazione e legalità”. Lo ha detto Antonello Cracolici, intervenendo a una iniziativa per ricordare il piccolo Giuseppe Di Matteo, sequestrato e ucciso da Cosa Nostra per punire il padre che aveva iniziato a collaborare con la giustizia".


Palermo, 21 marzo - “Anche i maestri devono essere al di sopra di ogni sospetto. La maestra Laura Bonafede, sospesa a Castelvetrano, non può educare i nostri ragazzi. La sua vicenda dovrà essere chiarita, ma una persona con quel 'pedigree' non può entrare in una classe e parlare di educazione e legalità”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici, intervenendo ad Altofonte a una iniziativa promossa dall’amministrazione comunale insieme all’istituto comprensivo 'Armaforte' per ricordare il piccolo Giuseppe Di Matteo, sequestrato e ucciso da cosa nostra per punire il padre che aveva iniziato a collaborare con la giustizia.

Nella Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, il presidente ha ricordato che “I bambini qui presenti non erano nati quando nei processi i mafiosi venivano assolti, perché la mafia non esisteva neanche nei tribunali. Il principale nemico della Sicilia è l'indifferenza, che è persino peggiore della connivenza, che invece può essere perseguita penalmente. L'indifferenza ha consentito la diffusione della mafiosità, colpendo la dignità del popolo siciliano e producendo un''escalation di violenza. Per questo è importante l'impegno civile e per questo dobbiamo colpire e isolare i boss che per troppo tempo hanno goduto di un largo consenso sociale tra i cittadini. Per anni nel mondo i siciliani sono stati considerati figli della cultura mafiosa. Oggi dobbiamo riappropriarci di valori che sono nostri, non di cosa nostra - ha concluso Cracolici - rivendicare l’onorabilità è un gesto che ci deve appartenere, oggi e sempre”.

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