Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Prezzi al consumo: rallentano abitazione, acqua, elettricità e combustibili, accelerano tabacchi e alimentari

Istat. Rallentano anche i prezzi degli Energetici non regolamentati, a causa di una generalizzata flessione della crescita tendenziale delle diverse componenti: decelerano i prezzi dell’Energia elettrica mercato libero (da +174,8% a +101,3%; -9,3% rispetto al mese precedente), del Gas di città e gas naturale mercato libero (da +117,8% a +72,9%; -15,4% il congiunturale), del Gasolio per riscaldamento (da +18,6% a +13,2%; +0,2% da gennaio), del Gasolio per mezzi di trasporto (da +13,9% a +8,8%; +1,0% sul mese), degli Altri combustibili solidi (da +29,8% a +27,3%; -0,8% da gennaio), degli Altri carburanti (da +5,2% a +4,2%; -1,2% il congiunturale) e della Benzina (da +2,4% a +1,6%; +4,0% su base mensile).

16/03/2023 - I prezzi dei Beni alimentari accelerano da +12,2% a +12,9% (+1,5% su base mensile), per effetto sia degli Alimentari lavorati (da +14,9% a +15,5%; +0,9% su base mensile) sia degli Alimentari non lavorati (da +8,0% a +8,7%; +2,4% rispetto a gennaio); in particolare, per quest’ultimo aggregato, si accentua il ritmo di crescita su base annua dei prezzi dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da -0,9% a +5,0%; +9,9% il congiunturale), mentre resta stabile a +4,8% quello della Frutta fresca o refrigerata (+1,7% rispetto al mese precedente). 

 Dinamiche in accelerazione si osservano per i prezzi dei Tabacchi (+1,8% da una variazione tendenziale nulla di gennaio; +1,9% il congiunturale), a causa di aumenti generalizzati di tutte le componenti dell’aggregato: Sigarette (da -0,3% a +1,2%; +1,5% su base mensile); Sigari e sigaretti (da +2,1% a +3,0%; +1,3% rispetto al mese precedente); Altri tabacchi (da +1,8% a +4,1%; +3,8% su base mensile). Istat. Nel mese di febbraio 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,2% su base mensile e del 9,1% su base annua, da +10,0% nel mese precedente; la stima preliminare era +9,2%. 

Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +14,1% a +12,4%), mentre al contrario si accentua quella relativa ai servizi (da +4,2% a +4,4%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -8,0 punti percentuali, da -9,9 di gennaio.  I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un’accelerazione in termini tendenziali (da +12,0% a +12,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rimangono pressoché stabili (da +8,9% a +9,0%). 

 Tra gli Altri beni (che complessivamente mostrano una lieve accelerazione da +5,4% a +5,5%, con un +0,5% di variazione congiunturale), i prezzi dei Beni non durevoli accentuano la loro crescita su base tendenziale (da +6,7% a +7,0%; +0,6% rispetto al mese precedente), per effetto di aumenti che interessano la maggior parte dei prodotti che compongono l’aggregato: Altri prodotti medicali (da +0,3% a +2,2%; +0,2% il congiunturale); 

Prodotti farmaceutici (da +0,7% a +1,3%; +0,7% su base mensile); Beni non durevoli per la casa (da +14,6% a +14,8%; +0,8% rispetto al mese precedente); Animali domestici e relativi prodotti (da +13,5% a +13,7%; +0,3% la variazione congiunturale). 

In rallentamento, invece, sono i prezzi dei Beni durevoli, il cui tasso di variazione tendenziale scende da +6,8% a +6,6% (+0,7% la variazione congiunturale), mentre quelli dei Beni semidurevoli restano stabili al +3,1% (+0,2% sul mese precedente).

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