Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

"Caro voli" in Sicilia nell'uovo di Pasqua, la Regione va in Procura

 

"Caro voli" in Sicilia anche a Pasqua
La Regione presenta un esposto in Procura

Chi in questi giorni ha tentato di prenotare un volo aereo da o per la Sicilia sa che spesso il viaggio si trasforma in un salasso. In particolare per le tratte da Roma e Milano verso l'Isola. La Regione Siciliana aveva sollevato il caso a dicembre, denunciando il presunto cartello tra le compagnie Ita e Ryanair, presentando un esposto all'Antitrust e annunciando l'arrivo di un terzo vettore per far scendere le tariffe. La situazione però non è migliorata e il governo regionale, dopo avere nuovamente sottolineato la situazione all'Antitrust, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. L’ipotesi è quella della “violazione delle norme sulla concorrenza e conseguente abuso di diritto da parte delle compagnie aeree” e per Ita, in quanto di proprietà del ministero dell’Economia ed esercente un pubblico servizio, anche di “abuso d’ufficio”. 


Nuovo esposto della Regione per il caro-voli. A firmarlo il governatore della Sicilia. Destinataria, questa volta, la Procura della Repubblica di Roma. L’ipotesi è quella della “violazione delle norme sulla concorrenza e conseguente abuso di diritto da parte delle compagnie aeree” e per Ita, in quanto di proprietà del ministero dell’Economia ed esercente un pubblico servizio, anche di “abuso d’ufficio”.
 
L’esposto è stato inviato per conoscenza anche all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (alla quale la Regione ha già presentato altri due esposti più un’integrazione), al ministro delle Infrastrutture e all’Ente nazionale per l’aviazione civile.
 
“È di palmare evidenza – si legge nel documento – che se le compagnie aeree, in una determinata tratta ove la domanda di voli in un certo periodo dell’anno è superiore all’offerta, operano tutte quante contemporaneamente, tacitamente e consapevolmente, la rarefazione dei voli a tariffe più vantaggiose (attraverso il contingentamento del numero degli stessi) ed una offerta a seguire (e parallela fra le Compagnie) degli stessi voli a costi progressivamente innalzati, apparentemente rispettano le norme sulla concorrenza, ma concretamente abusano del proprio diritto all’esercizio dell’attività imprenditoriale a svantaggio del diritto all’equo costo della mobilità per i viaggiatori che dovrebbero avvalersi degli effetti benèfici della liberalizzazione dei costi dovuti al mercato ove opera la libera concorrenza”.
 
Per la Regione, la situazione è ancora “più grave se esercitata da una Compagnia privata di proprietà del ministero dell’Economia, esercente un pubblico servizio, che attraverso tali ipotizzate violazioni possono arrecare ingiusti vantaggi patrimoniali al proprio bilancio ed ingiusti svantaggi patrimoniali ai viaggiatori”. Per il presidente della Regione la “situazione è aggravata dalla condizione di insularità della Sicilia che limita già a monte le possibilità di scelta dei mezzi di trasporto da parte dei viaggiatori”.
 
Una condizione di svantaggio territoriale che - si legge nell’esposto - “è ancora più marcata per i nativi o residenti dell’Isola che in determinati periodi dell’anno (in verità sempre più spesso fortunatamente per il turismo) si trovano a dovere pagare il costo della mobilità allo stesso prezzo di tutti gli altri viaggiatori e, addirittura, in concorrenza con loro”.

“Il principio della concorrenza concretamente attuato dalle Compagnie – prosegue il documento - alla fine sembra più un esercizio di velocità per i consumatori che possono prenotare con largo anticipo piuttosto che un principio di mercato libero che dovrebbe garantire in primo luogo il diritto alla mobilità da parte dei soggetti appartenenti alla comunità svantaggiata di nativi o residenti di un’Isola”.

 

La Regione si riserva fin da ora, nel caso in cui la Procura dovesse accertare fatti penalmente rilevanti, di costituirsi parte civile nel procedimento.

Commenti