Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

I "giudei" di San Fratello: chi non ha visto la Festa ignora una delle più caratteristiche rappresentazioni del Venerdì Santo

La festa dei Giudei di San Fratello è una antichissima istituzione, la cui origine risale ai tempi medievali, ed è legata alla Settimana Santa. Nei giorni di Mercoledì, Giovedì e Venerdì Santo centinaia di uomini di ogni età vestono il particolare costume di "Giudeo" e ornati di tromba, catene ed allegria, scorazzano in gruppi per le vie di San Fratello, un comune di 3 257 abitanti della città metropolitana di Messina, in Sicilia. II paese venne fondato da una colonia di Lombardi, guidati da Adelaide di Monferrato, terza moglie del conte Ruggero. Il dialetto locale conserva tuttora fonemi gallo-italici.


7 apr 2023 - I "giudei" di San Fratello: rappresentazione spontanea e di antichissima istituzione. Scrisse lo studioso Benedetto Rubino: "Chi non ha visto la Festa dei Giudei a San Fratello ignora certo una delle note più singolari e caratteristiche di cronaca siciliana nei giorni solenni di Mercoledì, Giovedì e Venerdì Santo".
La festa dei Giudei è una rappresentazione spontanea e di antichissima istituzione, la cui origine risale ai tempi medievali, ed è legata alla realtà religiosa della Settimana Santa.

Nei giorni di Mercoledì, Giovedì e Venerdì Santo centinaia di uomini di ogni età vestono il particolare costume di "Giudeo" e ornati di tromba, catene ed allegria, scorazzano in gruppi per le vie del paese.

La divisa è costituita da una giubba rossa con guarnizioni gialle su cui vi sono ricami e perline che compongono le più diverse e fantastiche ornamentazioni, da un inquietante cappuccio, da una particolare calzatura in pelle, muniti di "disciplina" (mazzo di scroscianti catenelle) e tromba militare. Radunati a suonare per le vie del centro accompagnano le celebrazioni liturgiche, creando un clima di suggestiva attrazione tra il sacro e il profano.

La Festa dei Giudei 

La Festa dei Giudei è una realtà profondamente sentita e vissuta, difficile da definire. La motivazione sta nel ritrovamento di una identità socio culturale che si tramanda da secoli.
Dei Giudei si può dire che sono l'emblema di un modo di essere, di una carattere e di una cultura: non ci si può improvvisare.

Un paese piccolo il cui rilievo storico-architettonico e naturalistico lascia un’impronta indelebile nella memoria.

La cittadina di San Fratello è situata a ridosso di una rupe costituente i ruderi del castello di Turiano, a circa 700 m./s.m. Il nome di S. Fratello si suole far risalire ai Santi protettori Alfio, Filadelfio e Cirino, tre Santi Fratelli che avevano subito il martirio a Lentini nell'anno 263 e i cui resti mortali furono trafugati da S. Tecla e poi custoditi nella rocca di Dèmena, sopra S. Fratello.

Le reliquie riportate alla luce nel periodo normanno vennero trasfe­rite nella Chiesa Madre, dove sono devotamente custodite, in una cassa d'argento. Secondo alcuni studiosi il nome Dèmena, trasformatesi nel tempo in Dèmone, non piacque agli abitanti che, intendendo onorare la memoria dei Santi Fratelli lo cambiarono in San Filadelfio, alteratesi poi nella pronuncia locale in S. Fratello. Questo ultimo non sarebbe soltanto l'erede della Dèmena medievale ma pure dell'antica città sicula di Apollonia, una delle tante località vittime delle incursioni di Verre e che Cicerone trovandosi in Sicilia in qua­lità di questore ricorda nel 3° libro delle Verinae. 

Fondata da una colo­nia di Lombardi

L'attuale cittadina è stata fondata da una colo­nia di Lombardi, a seguito di Adelaisa di Monferrato, terza moglie del Conte Ruggero. Testimonianza di tale origine ne è il dialetto locale: un ibrido di parlata provenzale e lombar­da con costrutti neo-latini e che differisce da tut­ti gli altri dialetti della Sicilia, essendo esso una lingua a parte, caratterizzata da un vocabolario che è lingua parlata e scritta.

Dal punto di vista turistico, S. Fratello, attrae per il suo paesaggio ricco di bellezze naturali, e per la sua superba posizione sopraelevata, quasi aerea, dominante l'ampio litorale compreso tra Capo d'Orlando e S. Stefano di Camastra. La maggiore attrattiva turistica è sicuramente il meraviglioso bosco. Non mancano, però, i beni artistici storici e archeologici che fanno di S. Fratello un centro di sicuro interesse culturale. Fra questi primeggia il santuario dei Tre Santi, situato sul promontorio detto "Monte Vecchio" prospiciente il centro abitato. È un luogo solitario, che conserva intatta la suggestione del passato e il fascino di un eremo. Il santuario fu costruito tra la fine del XI e l'inizio del XII secolo, presenta evidenti caratteristiche di stile arabo-normanno, con il tipico prospetto dal tetto a capanna.
Quasi intatte si conservano le tradizioni popolari, prima fra tutte la festa dei Giudei, considerata uno dei momenti più rappresenta­tivi della Settimana Santa, la cui origine risale, probabilmente al Medio Evo, è la rappresenta­zione di quei misteri che accostano l'elemento sacro a quello profano.

Una usanza attesa con ansia dai sanfratellani

Anche se ha subito dei cambiamenti, col passare dei secoli, quest'usanza popolare viene attesa con ansia dai sanfratellani, i quali assistono, per tre giorni consecutivi, allo spettacolo di giovani ed adulti, che nella fierezza dei loro ricchi e colorati costumi, trasportano nella festa l'ardore della loro natura indomita, assordando i timpani con suoni di trombe e cigolii di ferree maglie. Naturalmente non sono solo i sanfratellani a subire il fascino di questa festa popolare, ma anche quanti dai paesi vicini accorrono per assistere a questa pazza "gazzarra" che aggiun­ge una nota di paganesimo alla Settimana Santa,nella quale si celebra il dramma della Passione di Cristo.

— Singolare è la festa che si celebra ogni anno il 10 Maggio in onore dei Santi Patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, caratterizzata dalla tradizio­nale cavalcata che precede la processione al Santuario Normanno del "Monte Vecchio".

— Il 17 Settembre si celebrano i festeggiamenti in onore al Santo Patrono S. Benedetto il Moro; nei tre giorni che precedono i festeggiamenti ha luogo la tradizionale fiera paesana.

(Pagina realizzata con informazioni e pubblicazioni del Comune di San Fratello)

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