Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

“Panza china” e “Scialai”, la chiave siciliana per essere felici

Marketing e turismo: la ricetta digital per potenziare i flussi. «QUELLA SICILIA DA MANGIARE CHE PIACE TANTO AI POLACCHI: IN 1500 ATTERRATI NELL’ISOLA PER GUSTARE PISTACCHIO E RICOTTA». L’influencer Anna Dudar: dopo aver vissuto a Catania per oltre 10 mesi, ho mappato il territorio e realizzato due e-book che recensiscono centinaia di locali e piatti tipici»

Palermo, 12/04/2023 - Le strategie per potenziare il turismo in Sicilia a volte passano da micro-azioni di giovani influencer che riescono a canalizzare sul web le proprie passioni. Così è stato per la polacca Anna Dudar, in arte digital “pizzagirl.patrol”, che dopo aver vissuto 10 mesi a Catania (tra il 2019 e il 2020) grazie al progetto Erasmus for Young Entrepreneurs  un ponte internazionale per aspiranti startupper che decidono fare esperienza in Paesi gemellati – ha deciso di dare vita alla sua nuova attività. Nel periodo trascorso presso l’Agenzia di comunicazione I Press ha infatti avuto modo di conoscere e girare in lungo e in largo il territorio, spinta anche dalla curiosità per la nostra tradizione enogastronomica, ricca di tipicità e così lontana dalla cultura culinaria polacca.


«I polacchi sono davvero attratti dai prodotti e dalle specialità food siciliane: hanno una passione soprattutto per il pistacchio e la ricotta – spiega Anna – è per questo che ho deciso di realizzare due e-book dettagliatissimi su “dove&come” mangiare da una parte all’altra della Sicilia, Orientale e Occidentale, mappando il territorio attraverso i piatti più autentici». È tornata nella nostra terra ben 8 volte in questi anni, l’ha scandagliata attraverso olfatto e palato ed è riuscita a realizzare uno strumento così potente, che in pochi mesi è stato acquistato da oltre 1500 polacchi che grazie a lei sono atterrati nell’Isola.


Gli e-book si chiamano “Panza china” e “Scialai”, sottotitolo “la chiave siciliana per essere felici” e sono rigorosamente scritti nella sua lingua d’origine: «Ciò che mi rende più orgogliosa – continua la giovane – è essere diventata un vero e proprio “ponte” tra le due terre. Attraverso le mie guide turistiche digitali non si parla solo di piatti, ma di veri e propri usi e costumi, intrecciati alle curiosità dei luoghi, alle persone che gestiscono ristoranti e pizzerie, ai giudizi sui prodotti utilizzati e sulle location, dove la logica qualità-prezzo si discosta dalle recensioni on-line che spesso seguono altre dinamiche. Grazie a questo progetto, inoltre, sono stata contatta da una grossa casa editrice del mio Paese per scrivere un libro sulla cultura siciliana».


Ma perché i polacchi sono tanto attratti dall’Isola? «In primis per le temperature – continua Anna – in questi giorni nella mia città, Wroclaw, la temperatura oscilla da zero a tre gradi mentre qui è già primavera. La luce, i colori, la storia, l’accoglienza, il cibo e anche i voli diretti low cost (da Katowice a Catania è possibile viaggiare anche con 34 euro per tratta): tutto ciò per noi rende quest’Isola praticamente irresistibile».


Qual è la tappa o la prelibatezza irrinunciabile che consigli sempre ai tuoi connazionali? «La granita al pistacchio, da gustare nei molteplici bar recensiti di Catania e provincia, mentre suggerisco sempre di non mangiare la carbonara nelle trattorie tipiche locali. E poi, dico sempre di gustare la Sicilia un po’ alla volta: non cercando di vedere tutto in una sola settimana. Perché noi polacchi spesso torniamo più volte, alla scoperta della tantissime città da visitare». Piccole grandi strategie sull’asse Sicilia-Polonia, attraverso azioni autentiche che si muovono silenziose tra il mondo virtuale e quello (iper)reale. 

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