Traffico di migranti. La Polizia di Stato di Palermo chiude più di 700 siti di trafficanti di esseri umani

Traffico di migranti. La Polizia di Stato chiude più di 700 siti di trafficanti, per attrarre i 'clienti' con indicazioni sulle tariffe.  16 sett - Traffico di migranti provenienti dalle rotte maghrebine, la Polizia di Stato di Palermo, in collaborazione con la locale Sisco e con il coordinamento del Servizio centrale operativo, ha avviato il monitoraggio delle pagine social ed i profili utilizzati dai trafficanti di esseri umani per promuovere i viaggi illegali dalle coste nordafricane a quelle nazionali. Le analisi sono state condotte anche dai poliziotti della Squadra mobile di Palermo.  Le associazioni criminali si servono dei social network per pubblicizzare le proprie attività illegali e sponsorizzare i servizi di trasporto. Diversi sono i contenuti utilizzati dai gestori di quelle pagine per attrarre nuovi "clienti", in alcuni casi venivano offerti prezzi scontati per donne e bambini, nonché veri e propri pacchetti viaggio per famiglie.  Nei siti erano ind

Primo Maggio a Portella della Ginestra per tenere viva la conoscenza della strage


Primo Maggio a Portella della Ginestra per commemorare la strage del 1° maggio del 1947 in cui furono trucidate 11 persone, tra braccianti, contadini, donne e bambini. “La conoscenza coltiva la memoria e i diritti” è il titolo della manifestazione che quest’anno la Cgil Palermo ha organizzato assieme alla Flc Cgl, la categoria di scuola, università e Afam e ricerca. A Portella, la mafia tentò di piegare il movimento sindacale, memoria e storia al centro per tenere viva la conoscenza della strage e la sua lezione sempre attuale di antifascismo, di lotta per la libertà e la democrazia e di lotta contro la mafia, alla base dell’azione sindacale.

1 maggio 2023 - 1° Maggio a Portella della Ginestra. Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico ha preso parte alla manifestazione organizzata dalla Cgil. La manifestazione, partita dalla Casa del Popolo di Piana degli Albanesi è giunta sul luogo della strage del primo maggio 1947. Da Portella della Ginestra, Elly Schlein ha preso di mira il decreto Lavoro, "decreto povertà e precarietà". La Schlein ha parlato di contratti pirata, salario minimo, lavoro digitale, di potenziare il controllo sul lavoro e sui lavoratori. 

La conoscenza coltiva la memoria e i diritti. La FLC CGIL al 76° anniversario della strage di Portella della Ginestra. Il Primo Maggio del 1947 in tanti si erano ritrovati sulla Piana degli Albanesi, chiamati a raccolta dalle tre Camere del Lavoro, per festeggiare la vittoria elettorale del Blocco del Popolo (l’alleanza tra socialisti e comunisti) alle elezioni regionali siciliane del 20 aprile e per ascoltare il discorso dei dirigenti della CGIL in occasione della Festa dei Lavoratori. Una folla di uomini, donne e bambini con i muli e i cavalli addobbati di nastri colorati si era radunata in fondo alla vallata. Secondo le testimonianze c’erano circa 15.000 persone, lavoratrici e lavoratori, sparse nella piana e intorno alle 10.00 molte di esse si raccolsero intorno al podio dove prese la parola Giacomo Schirò, un calzolaio, segretario della sezione del PSI di S.Giuseppe Jato. Accolto dagli applausi dei presenti, Schirò rivendicò la necessità di lottare contro l’analfabetismo e di sviluppare la scuola statale, ma le sue parole vennero interrotte da colpi secchi provenienti dalle alture che si fecero via, via più intensi e vicini. Erano le raffiche di mitra della banda di Salvatore Giuliano. Undici persone furono uccise sul colpo, più di sessanta rimasero ferite e un’altra donna morì successivamente.

Come denunciò la CGIL fin dalle prime ore, fu una strage perpetrata da un inestricabile connubio fra mafia, politica e apparati dello Stato. Ad appoggiare Giuliano erano poteri mafiosi, frange dell’autonomismo siciliano e forze che intendevano intimidire le masse contadine che reclamavano la terra e garantire il mantenimento degli equilibri di potere anche nel nuovo quadro istituzionale e politico del dopoguerra. Sull'onda della mobilitazione contadina che si era andata sviluppando in quegli anni, infatti, le sinistre avevano ottenuto un successo significativo, ribaltando il risultato delle elezioni per l'Assemblea costituente. Con quella strage si volle contrastare ogni possibilità di cambiamento e fermare le lotte per il lavoro, la democrazia e la libertà.
Quest’anno ricorrono 76 anni da quei fatti sanguinosi.
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Il programma

Alle 8.30 la commemorazione al cimitero di Piana degli Albanesi, con la deposizione di una corona di fiori nella cappella e la partecipazione a fianco di Cgil e Flc dell’amministrazione comunale e dell’eparchia di Piana.

Alle 9,30 il raduno presso la Casa del Popolo di Piana. Il corteo, preceduto dalla banda di Mezzojuso “Giuseppe Petta”, partirà intorno alle 10 per raggiungere il pianoro di Portella, memoriale della strage.

Al Sasso di Barbato la cerimonia, introdotta dal minuto di silenzio e dalla lettura dei nomi delle vittime da parte di Serafino Petta, uno dei sopravvissuti all'eccidio.

Seguiranno l'intervento di Maria Modica, responsabile della Camera del Lavoro di Piana degli Albanesi e quello del segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. Terrà le conclusioni il segretario generale Flc Cgil nazionale Francesco Sinopoli. La Cgil Palermo e l’Flc Cgil, da Portella, in quella che tradizionalmente è una giornata di lotta e di mobilitazione e non solo di festa, tornano a chiedere che i temi del lavoro vengano messi al centro dell’agenda politica.

Il Primo Maggio ad Acate, provincia di Ragusa, manifestazione alle ore 10.30 con Bruno Giordano, Giovanni Mininni e Don Luigi Ciotti. A seguire pranzo sociale in Piazza Matteotti e musica dal vivo con Scacciadiavoli e Antonio Modica & Mode.

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