Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

Concessioni balneari: niente proroga, in Sicilia tutto fermo grave danno per l’economia

NIENTE PROROGA PER LE CONCESSIONI BALNEARI. MARANO (M5S): “ATTESA DEL GOVERNO REGIONALE SI TRADURRÀ IN DANNI PER IMPRESE”. La deputata Ars: “Entro il 2023 vanno messe a bando le concessioni ma in Sicilia è tutto fermo. Un grave danno per gli imprenditori e l’economia del territorio”.


Catania, 30 agosto 2023 - Sulla mancata proroga delle concessioni balneari e il relativo mancato intervento della Regione, torna ad intervenire la deputata Ars Jose Marano, Vice Presidente della commissione Ambiente Territorio e Mobilità dell’Assemblea Regionale Siciliana in seguito alla pronuncia pubblicata dal Consiglio di Stato qualche giorno fa. Nello specifico ecco cosa prevede la pronuncia: La sesta sezione del Consiglio di Stato con una pronuncia pubblicata in data 28 Agosto (28 Agosto 2023, VI Sezione, n. 7992) in cui ribadisce il dovere da parte di tutti gli organi dello Stato (giudici e pubbliche amministrazioni), di disapplicare le proroghe generalizzate legislativamente previste per le scadenze delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo. 

In particolare conferma la “bocciatura” (già sentenziata dalla stessa sesta sezione nella sentenza n. 2192 del primo marzo u.s.) della proroga al 31.12.2024 prevista dall’ art. 10-quater, comma 3, d.l. 29 dicembre 2022, n. 198 (Milleproroghe “Meloni” 2023), conv. in l. 24 febbraio n. 14, che aveva “allungato” di un anno il termine, fissato al 31.12.2023 dall’Adunanza Plenaria del Consiglio con le note “sentenze gemelle” n. 17-18 del 9 novembre 2021, di scadenza di dette concessioni.

“Si sarebbero potuti impiegare questi mesi - sottolinea Marano - per una vera e propria riorganizzazione di tutto il sistema, ma in Sicilia per esempio, la regione non sa nemmeno da dove cominciare - spiega Marano -. Manca la mappatura delle aree in concessione, l’ho denunciato già tre mesi fa, ma nulla è stato fatto. Tutto questo si tradurrà in un danno irreparabile per tutto l’indotto. Imprenditori che hanno aspettato invano adesso faranno le corse per i bandi di gara, sempre che la regione si decida a prepararli, giovani che hanno voglia di investire e restare nella nostra regione non possono pensare di programmare nulla perché regna la totale confusione”.

“Il governo regionale - conclude la deputata - si è appiattito sulla posizione del governo romano, lasciando ogni iniziativa al governo nazionale ma Ricordiamo pure che la sicilia avrebbe potuto procedere indipendentemente dalle azioni di Roma, ma anche in questa occasione, per il presidente Schifani e i suoi assessori, viene prima la priorità di obbedire ai partiti di appartenenza che tutelare gli interessi dei siciliani”.

Immagine: https://www.mondobalneare.com

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