Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

Incendio di Bellolampo, Antimafia: "I fuochi non si accendono da soli"

La commissione regionale Antimafia aprirà una indagine sull'incendio alla discarica di Bellolampo, a Palermo
, per capire come e perché il fuoco è arrivato lì. "Stiamo acquisendo le relazioni su quanto accaduto dagli organi inquirenti e dall'azienda che gestisce la piattaforma. I fuochi non si accendono da soli e questa è un'area difficilmente accessibile”. 

Palermo, 3 Agosto - “La commissione regionale Antimafia aprirà un'indagine sull'incendio avvenuto alla discarica di Bellolampo, per capire come e perché il fuoco è arrivato qui. Stiamo acquisendo le relazioni su quanto accaduto dagli organi inquirenti e dall'azienda Rap che gestisce la piattaforma. I fuochi non si accendono da soli e questa è un'area difficilmente accessibile”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, che oggi ha fatto un sopralluogo alla discarica.

“Ci sono una serie di concause, le alte temperature che hanno mandato fuori uso, come ci è stato riferito dalla stessa azienda Rap, gli impianti idraulici di due cingolati appena sono intervenute le squadre antincendio. Dobbiamo ragionare su infrastrutture in grado di reggere in futuro a un clima sempre più estremo, ma l'esperienza deve servire a farci capire dove possiamo intervenire per migliorare l'organizzazione. Bisogna riflettere sul futuro di un sito che è una grande bomba ecologica. 

Serve un sistema sanzionatorio più severo contro chi appicca gli incendi - ha aggiunto Cracolici - C'è un problema di prevenzione generale con un sistema antincendio che presenta grandi buchi. E' chiaro che intorno a un grande impianto come questo ruotano tanti interessi, terremo alta la vigilanza, perché ne va della salute dei cittadini”.

Immagine di repertorio

Commenti