Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

Antimafia, Cracolici: “Territorio catanese crocevia internazionale per le mafie, in 14 mesi 5000 arresti"

Antimafia, Cracolici: “Territorio catanese crocevia internazionale per le mafie, in 14 mesi 5000 arresti, oltre 1000 le segnalazioni di abbandono scolastico, qui sinergia tra istituzioni funziona, modello da esportare nel resto della Sicilia”


Catania, 14 sett 2023 - “Un territorio complesso, crocevia nazionale e internazionale delle organizzazioni criminali, con connessioni legate sia alla mafia palermitana che a quella maltese, calabrese e campana, e dove vige un principio di ereditarietà nelle famiglie mafiose che è quasi di tipo nobiliare, con 'titoli' che si tramandano di generazione in generazione, ma dove è anche forte l'azione di repressione e prevenzione dello Stato: nella sola provincia di Catania, in 14 mesi, si sono registrati 5000 arresti tra operazioni antimafia e criminalità comune”. Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale Antimafia, che con gli altri componenti ha incontrato alla prefettura del capoluogo etneo i vertici istituzionali e gli amministratori della provincia. 

Dall'audizione di oggi, che conclude la prima mappatura antimafia delle province siciliane, è emerso un altro dato importante: “Nel Catanese siamo passati da 40 segnalazioni di abbandono scolastico a oltre 1000, e non perché qui siano aumentati gli abbandoni, ma sono piuttosto in aumento le segnalazioni – ha aggiunto Cracolici - Qui il magistrato Di Bella ha esportato il protocollo 'Liberi di scegliere' applicato in Calabria, un modello che, insieme al lavoro di sinergia tra istituzioni scolastiche, forze dell'ordine e servizi sociali comunali ha funzionato. Contrastare l'abbandono intervenendo sui nuclei familiari è una frontiera importante della lotta all'evasione scolastica, il decreto Caivano trae ispirazione dal modello Catania che, pur avendo un'alta incidenza di abbandono scolastico, sta sperimentando strumenti che sono un esempio per il resto del Mezzogiorno. 

Il punto è isolare i boss sul piano della reputazione e colpire quella capacità attrattiva che la mafia ancora esercita su alcuni giovani, come emerso anche dall'ultima relazione della Dia. Sul fronte della prevenzione, non basta il rigore amministrativo: bisogna sottrarre alle organizzazioni criminali l'acqua in cui si abbeverano, cioè il consenso. Il mio auspicio – ha concluso il presidente Cracolici - è che il rapporto tra le prefetture e le istituzioni locali si diffonda, consentendo ai protocolli di legalità di rafforzare le politiche anticorruttive nei vari territori”.

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