Femminicidio Marisa Leo a Marsala. Presidente Mattarella: "Non c'è libertà quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali. La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un'azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante". Ciminnisi (M5S): Vicina ad amici e familiari. Ripartiamo dall’educazione affettiva nelle scuole
Trapani 7 settembre 2023 - "Non c'è libertà, oggi, quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali - afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Corriere della Sera in occasione della decima edizione del Tempo delle Donne.
La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un'azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell'intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo".
"Libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione - prosegue il capo dello Stato -. Il valore della libertà, l'aspirazione a svilupparla si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti. Ma tuttora, e in tutto il mondo, la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze".
"Non c'è libertà in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità", sostiene Mattarella. "Abbiamo oggi bisogno più che mai della forza e della cultura delle donne", aggiunge.
"Le donne hanno cambiato la politica, la cultura e la società - ricorda il presidente -. E continueranno a farlo, in questa stagione in cui sfide decisive impegnano l'Italia, l'Europa e il mondo intero sulla frontiera della pace, dello sviluppo, dei cambiamenti climatici, dell'occupazione e della riduzione delle disparità".
“Da moglie, mamma e donna delle istituzioni, mi stringo al dolore e allo sgomento dei familiari, degli amici e di tutte le persone che stanno vivendo questa tragedia. Un’altra vita spezzata per mano di un uomo, che a sua volta si è tolto la vita lasciando orfana una piccola incolpevole. Aldilà dei necessari interventi normativi, delle manifestazioni contro i femminicidi, è necessario un cambio di paradigma a livello sociologico. Se non iniziamo ad affrontare seriamente il problema, anche Marisa finirà per essere l’ennesimo nome di una lista che già solo chiamarla lista fa venire il voltastomaco.
La lotta alla violenza maschile sulle donne deve diventare una priorità culturale, sociale e politica, non un’emergenza occasionale che ci fa distrarre brevemente da altre catastrofi quando l’ennesima donna viene uccisa dal compagno o marito, e l’ennesima ragazzina viene stuprata in gruppo. Occorre ripartire dalle scuole, dall’educazione, dall’affettività sana, dall’ascolto accogliente del dolore degli altri, dal rispetto reciproco, dal linguaggio. ” - conclude Ciminnisi.
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