Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

Ribellione Animale nella Cattedrale di Palermo: tutte le creature del pianeta meritano rispetto

Ribellione Animale entra nella Cattedrale di Palermo per portare un messaggio d'amore e di riflessione sul rispetto che meritano tutte le creature che vivono con noi sul pianeta in un periodo di crisi climatica ed ecologica. La sera di domenica 24 dicembre, la vigilia del Natale, un'attivista di Ribellione Animale è entrata all'interno della Basilica Cattedrale Metropolitana Primaziale della Santa Vergine Maria Assunta e prima che iniziasse la messa ha aperto uno striscione con su scritto "Ogni creatura nasce sacra", portando un messaggio di amore e speranza per il futuro del pianeta e degli animali che lo abitano.

26/12/2023 - L'obiettivo portare all'attenzione della chiesa e delle persone presenti la consapevolezza sulla necessità di trasformare il sistema alimentare attuale verso uno a base vegetale per contrastare la crisi climatica ed ecologica e in pace con gli altri animali. Le tradizioni del Natale sono solite infatti arricchire molto il reparto zootecnico, il cui dannoso impatto ambientale è causato principalmente dagli allevamenti intensivi e dalle attività ittiche, le quali utilizzano le risorse indispensabili al mantenimento degli ecosistemi. Più di 70 miliardi di animali ogni anno vengono nutriti e uccisi con risorse che potrebbero soddisfare per tre volte la domanda alimentare umana. A titolo esemplificativo, solo in Lombardia ci sono più suini che esseri umani; la Pianura Padana, non a caso, è la zona più inquinata di tutta Europa 1 . 

Questo dimostra l’inefficienza di un modello alimentare che privilegia il profitto di poche industrie. Chiamare “sostenibile” l’industria dell’allevamento è un paradosso se si vuole veramente attuare una politica di sicurezza alimentare e climatica in Italia e nel mondo. L’Unione Europea ogni anno finanzia il settore zootecnico versando circa 30 miliardi di euro tramite i fondi pubblici della PAC (Politica Agricola Comune) incentivando attività devastanti per gli ecosistemi 2 .2 2 Greenpeace, Soldi pubblici “in pasto” agli allevamenti intensivi, 2019 1 Essere Animali, Allevamenti intensivi in Italia: sono quasi tutti al nord, 2021 . La protesta si inserisce nel contesto della campagna nazionale, “Futuro Vegetale”, iniziata il 31 marzo del 2023 con delle azioni coordinate all’interno di alcune catene della Grande Distribuzione Organizzata. 

Le attiviste chiedono al Governo Italiano una transizione del sistema alimentare attuale verso uno a base vegetale, alla luce del significativo impatto climatico ed ecologico che ha l’industria zootecnica in Italia e nel mondo. Tra le misure che chiediamo al Governo Italiano vi è la rimozione dell’IVA al 22% sui prodotti di prima necessità a base vegetale, penalizzando quelli che hanno un alto impatto ambientale. Inoltre chiediamo la sospensione dell’apertura e dell’ampliamento di nuovi mattatoi e allevamenti, in modo tale da redistribuire i sussidi destinati all’industria zootecnica alla transizione agroecologica delle aziende italiane. 

"In questa giornata che per molti è considerata importante e durante un periodo così difficile di guerre e conflitti sanguinosi, di crisi climatica ed ecologica, vogliamo ricordare qual era il modo di amare di Gesù: dare la sua vita per l'altro" racconta Geo, attivista di Ribellione Animale, "un amore, quindi, che lascia libero l'altro. Indipendentemente dalla specie di appartenenza. L'amore di Gesù non è possessivo, ma puro e rispettoso. Per questo oggi noi abbiamo il dovere di cambiare per il pianeta e le creature che lo abitano. Oggi più che mai è importante estendere ed oltrepassare le barriere mentali che ci allontanano dalle altre creature su questo bellissimo pianeta".

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