Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

Intelligenza Artificiale: potenziare le capacità umane anzichè sostituirle

Intelligenza Artificiale: L'obiettivo deve essere potenziare le capacità umane anzichè sostituirle. Una visione ambiziosa, quella di un futuro di armonia tra umanità e intelligenza artificiale, che può trasformarsi in realtà solo se riusciremo a mantenere salda la governance sulle macchine.

25/01/2024 - E’ ormai pacifico che le applicazioni nel campo dell’intelligenza artificiale stanno aprendo nuove possibilità per migliorare la vita umana. L'avanzamento dell'AI solleva però anche interrogativi etici su come interagire responsabilmente con essa e, più in generale, con le emergenti tecnologie antropomorfe. 
Già oggi l'AI ha il potenziale per ampliare le capacità cognitive e fisiche degli esseri umani in modi che non hanno precedenti. Attraverso l'apprendimento automatico, il riconoscimento vocale e visivo, la robotica e altre tecniche, l'intelligenza artificiale può integrare e migliorare le capacità innate degli esseri umani.

Gli assistenti virtuali basati sull'AI possono aiutare ad organizzare la nostra vita quotidiana in modo più efficiente. I robot guidati dall'AI possono svolgere compiti fisici faticosi o pericolosi, liberando gli esseri umani per attività più creative e gratificanti. Gli strumenti di realtà aumentata con AI incorporata possono fornire informazioni contestuali per migliorare il processo decisionale umano. In tutti questi casi, la tecnologia AI agisce come un'estensione delle nostre facoltà native, non come un sostituto.

Tuttavia, se sviluppata e applicata incautamente, l'AI potrebbe minacciare di sostituire già oggi in parte - e forse completamente in futuro - il lavoro e il ruolo degli esseri umani in molti ambiti lavorativi. Prendiamo ad esempio il campo della guida autonoma. Se i veicoli a guida autonoma sostituissero completamente i conducenti umani, milioni di posti di lavoro andrebbero perduti - a livello globale - nel settore dei trasporti. Inoltre, gli esseri umani perderebbero l'esperienza stessa di guidare, con tutto il piacere e la crescita personale che ne derivano. Questo è solo un esempio di come la tecnologia potrebbe “deumanizzare” la nostra società se permettessimo all'AI di sostituire completamente, piuttosto che migliorare, le capacità umane.

I rischi in ordine ad un sopravvento dell’AI sul genere umano sono preconizzati da moltissimi analisti ed anche uno che di tecnologia e di mercati se ne intende, il CEO di Apple Tim Cook, ci avverte che « Per essere veramente intelligente, l'intelligenza artificiale deve rispettare i valori umani, compresa la privacy. Se ci sbagliamo, i pericoli sono profondi». Quindi, il punto è quello di capire come l’umanità possa tenere saldamente in mano il timone dell’innovazione evitando la navigazione ‘a vista’ e stabilendo prima ancora di mollare gli ormeggi rotta e meta di questo affascinate viaggio nel futuro. Un viaggio in cui l'intelligenza artificiale si pone come strumento per potenziare le capacità umane, non di sostituirle.

Ce lo ricorda anche Papa Francesco, nel messaggio d’inizio anno, che «il nostro mondo è troppo vasto, vario e complesso per essere completamente conosciuto e classificato. La mente umana non potrà mai esaurirne la ricchezza, nemmeno con l’aiuto degli algoritmi più avanzati. Questi, infatti, non offrono previsioni garantite del futuro, ma solo approssimazioni statistiche».

Il Pontefice, nello stesso messaggio, ci mette in guardia dal pericolo di stabilire «improprie graduatorie tra i cittadini». Pertanto, l'obiettivo finale dell'intelligenza artificiale non potrà essere che quello di creare una simbiosi uomo-macchina in cui le migliori capacità di entrambi si potenziano a vicenda anzichè entrare in competizione con l’effetto di annullarsi. Per realizzare questa visione, dobbiamo quindi impegnarci attivamente per un progresso tecnologico al servizio dell'umanità, non per sostituirla. L'intelligenza artificiale ha un potenziale enorme, ma dobbiamo guidarne lo sviluppo lungo un percorso etico che elevi la nostra umanità comune, non la degradi.
__________
E’ disponibile da oggi il libro "Intelligenza Artificiale & Pubblica Amministrazione. Guida alle applicazioni dell'Al per il settore pubblico", edito da ISSRF in versione cartacea (https://amzn.eu/d/0yieWjg).

Scritto da Carmelo Cutuli, comunicatore ed esperto in relazioni istituzionali, Presidente di Confassociazioni Sud Italia, il testo si rivolge principalmente a dirigenti e decisori delle amministrazioni pubbliche, con l'obiettivo di illustrare come le tecnologie di intelligenza artificiale possano portare innovazione e miglioramenti nei processi e nei servizi al cittadino.

Commenti