Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

Medicina e chirurgia, numero di laureati: nel 2010 erano circa 6,3 mila, nel 2022 poco sotto i 10mila

Istat. L’andamento recente del numero di immatricolati, laureati, iscritti ai corsi di specializzazione e docenti di ruolo in medicina e chirurgia. Nei prossimi anni, l’aumento della pressione sul sistema sanitario richiederà un attento sforzo di programmazione delle politiche, che dovrà coinvolgere anche i percorsi di istruzione e formazione, al fine di rispondere alla domanda crescente di cure ed evitare al contempo la creazione di un “imbuto formativo” e di un possibile “imbuto occupazionale”. 
I dati sull’istruzione sono desunti dall’Anagrafe Nazionale Studenti e da altre fonti, il cui aggiornamento è demandato al Ministero dell’Università e della Ricerca. I dati relativi ai medici di medicina generale sono invece tratti dal modello di rilevazione FLS12 del Ministero della Salute.

30/01/2024 - L’andamento recente del numero di immatricolati, laureati, iscritti ai corsi di specializzazione e docenti di ruolo in medicina e chirurgia. 
Gli studenti iscritti al primo anno nelle università italiane nell’A.A. 2022/20233 sono 568 mila (erano 452mila nell’A.A. 2010/2011); tra questi, 15,3 mila sono iscritti a un corso di laurea in medicina e chirurgia, il 2,7% del totale degli iscritti al primo anno. Tale numero è, come noto, determinato dai posti disponibili che ogni anno vengono resi noti tramite bando e che vengono completamente coperti: da poco più di 9,7 mila iscritti a medicina e chirurgia nell’A.A. 2010/2011 si è passati a circa 11,8 mila nel 2013/2014 (il dato relativo al 2014/2015 – oltre 16mila – è anomalo poiché, per effetto di ricorsi amministrativi, è stato superato il numero dei posti disponibili), per poi scendere intorno ai 9,4 mila iscritti negli A.A. 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018; il numero è poi cresciuto stabilmente a partire dal 2018/2019, fino agli oltre 15mila del 2022/2023.

Negli ultimi dodici anni la quota degli iscritti a medicina e chirurgia sul totale degli iscritti al primo anno è rimasta superiore al 2%, raggiungendo il 2,7% nelle annualità 2021/2022 e 2022/2023. Aumenta (con l’eccezione degli ultimi due anni) il numero di laureati: nel 2010 erano poco più di 6,3 mila, nel 2018 hanno superato i 10,1 mila e nel 2020 gli 11,2 mila. Tra il 2020 e il 2022 si registra, tuttavia, un calo di oltre mille unità (nel dato provvisorio del 2022 si scende di poco sotto i 10mila). Rispetto al totale, la quota dei laureati risulta stabile fino al 2013 (intorno al 2,2%), per poi crescere e superare il 3% tra il 2018 e il 2020; nel 2022 essa è scesa al 2,7%.

Sono invece circa 49,2 mila gli studenti dei corsi di specializzazione (iscritti cioè a uno
degli anni di corso) nell’A.A. 2022/2023; il valore mostra un trend in progressivo
aumento nel corso degli anni, con un incremento complessivo rispetto al 2017/2018
di quasi 20,9 mila studenti (+73,7%); tale andamento, particolarmente accentuato
negli anni post-pandemia, è legato all’ampliamento dei posti disponibili che ha
permesso di assorbire l’offerta insoddisfatta degli anni precedenti (il cosiddetto
“imbuto formativo”). 

I dati sui diplomati dei corsi di specializzazione in medicina e chirurgia mostrano un andamento che, negli ultimi anni, è pari in media a circa 5,6 mila unità; i numeri non sono però ancora influenzati dal consistente incremento delle iscrizioni osservato a partire dall’A.A. 2020/2021.

L’offerta formativa post-lauream si arricchisce anche delle borse di formazione in
Medicina generale che nel 2023 (per il triennio 2023-2026), come stabilito dai bandi
regionali, ammontano a circa 2.600 (anche per effetto dell’ampliamento previsto dal
PNRR)5.

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