Traffico di migranti. La Polizia di Stato di Palermo chiude più di 700 siti di trafficanti di esseri umani

Traffico di migranti. La Polizia di Stato chiude più di 700 siti di trafficanti, per attrarre i 'clienti' con indicazioni sulle tariffe.  16 sett - Traffico di migranti provenienti dalle rotte maghrebine, la Polizia di Stato di Palermo, in collaborazione con la locale Sisco e con il coordinamento del Servizio centrale operativo, ha avviato il monitoraggio delle pagine social ed i profili utilizzati dai trafficanti di esseri umani per promuovere i viaggi illegali dalle coste nordafricane a quelle nazionali. Le analisi sono state condotte anche dai poliziotti della Squadra mobile di Palermo.  Le associazioni criminali si servono dei social network per pubblicizzare le proprie attività illegali e sponsorizzare i servizi di trasporto. Diversi sono i contenuti utilizzati dai gestori di quelle pagine per attrarre nuovi "clienti", in alcuni casi venivano offerti prezzi scontati per donne e bambini, nonché veri e propri pacchetti viaggio per famiglie.  Nei siti erano ind

Benny Green, star del sesso, a ristorante con una scollatura molto generosa

AL RISTORANTE “OPERA PRIMA” SI FESTEGGIA BENNY GREEN. Tanti gli amici arrivati, primo tra tutti l’attore Emilio Franchini, proprietario del ristorante, e poi Nadia Rinaldi, Tony Sperandeo, Elena Russo, Antonella Elia. 

Palermo, 8 giu 2024 - E arrivata per prima, proprio lei, la protagonista della serata, Benny Green, per accogliere amici e giornalisti in occasione della presentazione del documentario: Benny Green… Verità Cruda. In elegante abito bianco con una scollatura molto generosa. Accanto a lei il suo fidanzato Federico La Marca e l’uomo che lei definisce la sua “spalla” Giuseppe Carpinteri. Tutti al ristorante “Opera Prima” a Ponte Milvio, dove da sempre si respira aria di cinema, infatti lo stesso proprietario, Emilio Franchini, è un attore.

La scelta del locale per la presentazione non è casuale perchè “Opera Prima”

rappresenta un angolo di cinema a Ponte Milvio, infatti sui tavoli sono riprodotte

scene dei celeberrimi film nazionali e internazionale e nell’aria si respira l’odore

della celluloide anche grazie alla presenza, quasi tutte le sere, di personaggi del

mondo del cinema e dell’arte.


Un menù di tutto rispetto e di grande qualità preparato dallo chef del ristorante:

per iniziare gambero in pasta kataifi con maionese al polpo, insalatina estiva di mare,

cous-cous con le verdurine croccanti e polpo, mazzancolle alla catalana, rolls di orata

con verdure in agrodolce. E poi i primi: mezzo pacchero con la salsa all’opera prima,

pesto estivo con la stracciatella tartar di spigola e zest di limone, trofie con orata

datterino al profumo di basilico, seguiti da frittura di calamari e gamberi e salsa

tartara.


Soddisfatti gli ospiti giunti per celebrare Benny Green: Tony Sperandeo, Nadia

Rinaldi, Emilio Franchini, Antonella Elia, Pietro Delle Piane, Elena Russo, Anna

Tancredi, Pio Stillaccio, Federico Tocci con la moglie Grazia Lauro.

Il documentario per Benny Green, star del sesso, rappresenta, oggi, un cambiamento

nella sua vita.


Benedetta D’Anna, in arte Benny Green, trasgressiva e narcisista per definizione,

attratta sempre dell’esteta, oggi è pronta, ancora una volta, a cambiare rotta e lo

fa con il racconto preciso e puntuale di tutte le sue tappe e il suo percorso

proprio attraverso la pellicola: verità cruda.


“Ho deciso di raccontarmi attraverso un documentario – afferma Benny Green -

perché l’evoluzione della mia vita me lo ha quasi imposto, o meglio, perché in un

certo senso lo dovevo a me stessa. In questo documentario voglio che le persone

conoscano la vera Benny… quella Benny che attraverso il dolore psicologico provato

e con il quale sono venuta spesso a patti nella mia vita è riuscita a trovare

l’affermazione di se stessa senza nascondersi, senza falsi perbenismi che non mi sono

mai appartenuti e per i quali sono da sempre stata in conflitto anche con figure

importanti come quella di mia madre. Voglio invece raccontare la donna dai

sentimenti profondi, delle scelte drastiche e coraggiose che ho fatto pur sapendo che

non sarebbe stato facile né semplice farle, le mie battaglie contro gli uomini che mi

usavano e giudicavano senza averne diritto alcuno, la mia ribellione verso la falsità

dei finti costumi e la rinascita della libertà mia personale, l’amore per i miei figli,

per i miei animali, per la mia vita, la scelta di metterci sempre la faccia pur facendo

la sex worker”.


Decide di lasciare il posto fisso perché stanca della quotidianità e del falso moralismo

per la sua passione per l’arte erotica, ma ora è arrivato il momento di cambiare.

“Infine voglio con questo documentario – conclude Benny Green - sdoganare la

figura della porno attrice come se una donna che ha lavorato nel campo del sesso

non possa avere altre attitudini o peculiarità, sogno e spero di arrivare ad avviare la

mia carriera di attrice servendomi, perché no, anche della mia esperienza passata

cercando di trasfondere l’erotismo con la stessa grazia e la stessa eleganza di grandi

autori come Tinto Brass. Insomma le attitudini delle donne come me non vanno

ghettizzate ma lasciate esprimere liberamente ed io sogno di farlo attraverso il

cinema”. E alla fine torta e spumante per tutti.

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