Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Caro voli in Sicilia: "Federconsumatori aveva ragione, è stato un disastro"

La vicenda dei rimborsi contro il carovoli, che sono ormai al palo sia per i viaggiatori che per le compagnie aeree, dimostra che quando Federconsumatori Sicilia ha espresso forti dubbi su questa misura, per la prima volta l'11 novembre 2023, aveva assolutamente ragione: si è perso tempo e denaro, tantissimo, e non si è nemmeno lontanamente risolto il problema. Nulla, di questa iniziativa del Governo Schifani, ha portato ad un risultato concreto e duraturo contro la crescita ad orologeria del prezzo dei biglietti aerei da e per la Sicilia. 

Palermo, 25 settembre 2024 - Avevamo detto che i soldi sarebbero stati insufficienti, e così è stato. Avevamo detto che le procedure di rimborso sarebbero state lente e macchinose, e così è stato. Avevamo detto che i prezzi dei biglietti non sarebbero scesi di un euro, e così è stato. Avevamo detto che i siciliani non più residenti in Sicilia sarebbero stati discriminati, e così è stato. Avevamo detto anche come sarebbe stato meglio affrontare il problema, e così, purtroppo, non è stato affatto visto che il Governo regionale ha totalmente ignorato i nostri suggerimenti, andando dritto per la strada dello spreco di denaro pubblico. 

 Suggerimenti, però, che anche a distanza di un anno restano gli stessi: per far scendere i prezzi dei biglietti aerei bisogna lavorare sull'offerta e non sulla domanda. Bisogna creare le condizioni affinché le compagnie aeree aumentino il numero dei voli disponibili, quanto meno nei periodi di massima richiesta (tutti assolutamente prevedibili, con larghissimo anticipo) e bisogna sfruttare gli scali minori, cioè Trapani-Birgi e Comiso, che hanno abbondanti spazi liberi e non aspettano altro che essere valorizzati.

"Abbiamo previsto tutto, ma non ci voleva un mago per indovinare - commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa - e avere ragione oggi non ci restituisce né il tempo né i soldi persi. Torniamo a chiedere al presidente Schifani e al Governo nazionale, dal quale saprà certamente farsi ascoltare, che si intervenga in maniera strutturale su questo problema ormai atavico della Sicilia, senza cercare altre costose e inefficaci scorciatoie".

Commenti