Autonomia differenziata. Caruso (FI): "Da Faraone toni offensivi, Schifani e Forza Italia sempre per un'Autonomia rispettosa dei servizi essenziali". Di Paola (M5S): "La prova che avevamo ragione, ora va cancellata del tutto"Palermo, 15/11/2024 - "Le affermazioni dell'onorevole Davide Faraone si qualificano da sole per i toni inappropriati che utilizza", dichiara Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia. "Desidero ricordare che il Presidente Schifani e Forza Italia hanno sempre sostenuto la necessità che l'approvazione dei Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) sia preliminare e indispensabile per procedere in qualsiasi direzione nell'attuazione dell'autonomia, come confermato oggi dalla Corte Costituzionale".
"Il Presidente Renato Schifani continuerà, come ha sempre fatto, a difendere le prerogative della Sicilia, anche per porre rimedio ai numerosi danni che, soprattutto in materia di rapporti finanziari tra Stato e Regione, sono stati causati dai governi di centrosinistra", conclude Caruso.
“La sentenza della Corte Costituzionale che ha praticamente fatto a pezzi l'Autonomia differenziata è la plastica dimostrazione che avevamo ragione e che la cosiddetta secessione dei ricchi, che potrebbe scavare una voragine tra Nord e Sud, non stava né in cielo né in terra. Ora bisogna andare avanti: va cancellata del tutto. È una delle cose peggiori partorite dal governo Meloni, ed è quanto dire, visto che questo esecutivo di cose pessime ne ha fatte in serie: la barzelletta del ponte di Messina e l'abolizione del reddito di cittadinanza, solo per fare un paio di esempi”.Lo afferma il coordinatore regionale del M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola.
“Fanno ridere – commenta Di Paola – quelli che a destra descrivono il pronunciamento della Consulta come una vittoria, solo perché non è stata dichiarata incostituzionale in toto. La legge è stata praticamente svuotata, e importanti costituzionalisti, a ragione, la definiscono ora uno zombie. Va cancellata del tutto, e Schifani smetta la casacca di partito e indossi, una volta tanto, quella della Sicilia. Non possiamo dimenticare che in sede di Conferenza Stato-Regioni il suo governo ha dato l'ok all'obbrobrioso disegno di legge partorito da Calderoli”.
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