Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”

 Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI.


La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobilità sostenibile e alle organizzazioni sindacali, sono scese in piazza nei giorni scorsi per contrastare una riforma considerata sbagliata e pericolosa.

La petizione online lanciata sul sito www.codicedellastrage.it ha raggiunto, in 48 ore, più di 9.000 firme, per chiedere al Governo di intervenire insieme sul testo al grido di ‘Non in nostro nome!’.

“Come già fatto con la lotta a ‘Bologna Città 30’, questo Governo rema ostinatamente contro a un modello di città alternativo a quello autocentrico, che possa fondarsi sul trasporto pubblico, sulla mobilità sostenibile ma anche, e soprattutto, sulla sicurezza stradale. Non bastava tagliare i fondi in finanziaria, adesso ostacolano apertamente anche il lavoro degli enti locali. Tutte decisioni che portano il Paese indietro di 40 anni e lo trascinano in fondo alle classifiche europee”, aggiunge l’europarlamentare.

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