Martedì alle 10 la commissione regionale Antimafia terrà una seduta nella sede dell'Odg Sicilia a Palermo. Si farà il punto sulla lotta a cosa nostra oggi, ma anche sulla libertà di stampa e il diritto di cronaca, in particolare dopo i casi di intimidazioni subite dai giornalisti dopo le recenti scarcerazioni di alcuni boss. Palermo, 18 febbraio 2025 - La commissione Antimafia all'Ars, presieduta da Antonello Cracolici, terrà una seduta martedì 25 alle 10 nella sede dell'Ordine dei giornalisti, a Palermo, in via Bernini, nell'immobile confiscato a cosa nostra, nel complesso residenziale in cui trascorse gli ultimi tempi della sua latitanza il boss Totò Riina.
Nel corso della seduta si farà il punto sulla lotta a cosa nostra oggi, ma anche sulla libertà di stampa e il diritto di cronaca, in particolare dopo i casi di intimidazioni subite dai giornalisti dopo le recenti scarcerazioni di alcuni boss. All'iniziativa, organizzata insieme all'Odg, sono invitati tutti i direttori delle testate siciliane, i giornalisti e gli operatori che si scontrano quotidianamente con le difficoltà a esercitare il diritto a informare.
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Cracolici: “Commissione Antimafia Ars aderisce a 42esima marcia antimafia Bagheria - Casteldaccia”
Palermo, 18 febbraio 2025 - “Quaranta anni fa riunire un consiglio comunale per parlare di mafia era inimmaginabile: la parola mafia non si pronunciava, eppure era padrona delle nostre città. I boss comandavano più degli amministratori, i sindaci potevano anche cambiare, ma i mafiosi restavano nei nostri territori. Difficilmente venivano arrestati e se lo erano, tornavano dal carcere più forti di prima, con un'autorevolezza maggiore. Siamo qui a Casteldaccia, alla seduta aperta del consiglio comunale, per ribadire che la commissione regionale Antimafia aderirà alla 42esima marcia antimafia Bagheria – Casteldaccia organizzata dal centro Pio La Torre”.
Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia all'Ars, intervenendo a Casteldaccia all'iniziativa organizzata dal centro studi Pio La Torre insieme alle scuole, alle associazioni e ai Comuni del comprensorio che il 26 febbraio ricorderanno in marcia, insieme, la reazione della società civile contro la mafia lungo quella via dei Valloni scelta dai killer come strada di fuga nel cosiddetto 'Triangolo della morte'.
“L'indifferenza della gente comune ha reso i mafiosi cosi forti da far credere loro di poter fare quello che volevano nei nostri territori – ha aggiunto Cracolici - Oggi lo Stato c'è, è uno Stato che arresta 181 mafiosi, mentre la mafia arranca. Dobbiamo partecipare alla marcia non solo per ricordare le migliaia di vittime di cosa nostra, ma anche per impegnarci per capire cosa è diventata la mafia oggi e cosa sta succedendo nei nostri territori”.
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