
14/02/2010 - Venerdì 19 febbraio con inizio alle 9.30 e punto di aggregazione presso il cine-teatro 'Rosso di San Secondo' a Capo d’Orlando, i Comuni dei Nebrodi tirrenici e collinari attueranno una manifestazione di protesta, con l’indizione dello sciopero generale. Con la manifestazione si intende protestare e
manifestare per attrarre l’attenzione delle istituzioni e della politica, oltrechè dell’opinione pubblica, sulla gravissima situazione in cui sono venuti a trovarsi le comunità dell’area nebroidea e tirrenica messinese in seguito alle numerose frane che minacciano molti centri e ne isolano la transitabilità, la vita e l’economia.
Dopo le ‘clamorose’ frane di Gioiosa Marea in località Capo Skino, dopo le ricorrenti frane di Testa di Monaco, in territorio di Capo d’Orlando, tutt’ora isolata e chiusa al transito, da Raccuj a Longi, a Ficarra, a San Salvatore di Fitalia, S. Agata Militello, etc. sono numerosi i centri isolati e minacciati da pericolose frane e smottamenti.
Sindaci e cittadini si daranno così appuntamento, il prossimo 19 febbraio a Capo d’Orlando, per dire basta alla latitanza o alla lentezza degli enti interessati al dissesto idrogeologico ed istituzionalmente responsabili dell’emergenza ma pure della normale manutenzione e prevenzione: Anas, Provincia Regionale, Protezione Civile, Consorzio Autostradale, etc.
Ordinanze di sgombero, richieste di esenzione dal pedaggio autostradale, formali richieste di intervento per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità, azioni di monitoraggio e prevenzione sono tra gli argomenti e le istanze che faranno parte della piattaforma, in occasione dello sciopero generale di Capo d’Orlando.
Già lo scorso 24 novembre 2009 i sindaci e le rappresentanze sociali e politiche si sono dati appuntamento a Gioiosa Marea per la grande manifestazione che culminò nell’occupazione dei binari della Ferrovia.
In seguito a tale manifestazione il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, firmò l’atto che avrebbe consentito al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, di svolgere quanto in suo potere per sbloccare l’iter burocratico per lo svolgimento dei lavori in località Capo Skino di Gioiosa Marea, adottando le modalità di urgenza anzichè quelle ordinarie, ben più lunghe e macchinose.
In quel tratto, la SS 113 è tutt’ora chiusa al transito a causa delle frane che dal 2004 al 2010 ne impediscono la transitabilità, condannando all’isolamento il centro tirrenico, con l’intero versante geografico ed economico collegato attraverso quella strada primaria.
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