Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CARONIA: LE ULTIME IMMAGINI DELLA FRANA

Caronia come Maierato, anzi peggio
Caronia, i crolli continuano a vista d'occhio
Caronia, 10/03/2010 – Proseguono gli sgomberi. Ieri ulteriori ordinanze comunali hanno imposto l'evacuazione di alcune case nella zona più interna di contrada Lineri, dove peraltro la strada che dà accesso ad alcuni di quei fabbricati è crollata in più punti. I Vigili del Fuoco hanno proseguito lo sgombero della scuola Manzoni,
gravemente danneggiata dalla frana, mentre il terreno continua a cedere lentamente, come si evince con chiarezza da un raffronto sommario ma pure attraverso i punti di monitoraggio apposti dalla Protezione Civile sulle linee di frattura. Ora le persone che hanno dovuto abbandonare la frazione di Caronia sono circa 130.
Non sarà piacevole neppure raccontarlo. Ma chi volesse comprendere cosa è accaduto a Caronia non deve fare altro che mettersi dinnanzi a alle immagini di Maierato (Vibo Valentia) del 15 febbraio. Basta vedere a Caronia quella voragine scavata nel costone ora vuoto. Svuotato della terra, degli alberi, dei tralicci della luce, delle case e delle automobili che prima c’erano e adesso in parte ci sono ancora ma parecchio più in là, dove non erano mai state prima d'ora.
Un tetto più in là e la casa relativa molto più a valle, come scivolata sul sapone. E senza volere essere menagrami a Caronia la situazione è pure peggiore che a Maierato, dove si è vista la frana liquefarsi in diretta tv senza travolgere le case, come è invece avvenuto in contrada Lineri.
La verità è che a tutto questo non si è ancora trovata una causa. E senza una causa non è facile associarvi terapie e rassicurarsi.

I punti di monitoraggio segnati dalla Protezione civile non rassicurano affatto. Se è vero, infatti, che alcuni di essi fanno riscontrare variazioni modeste nella distanza, è pur vero che altri rimangono in bilico, mentre il livello della strada, in prossimità dei punti 5, 6 e 7, è visibilmente ceduto rispetto a due giorni addietro.
E questo dovrebbe già dire che lo scivolamento continua. Basta - però - portarsi poco più in basso per rendersi conto che non di semplice scivolamento si tratta ma di crolli ulteriori. Ed è inutile indorare la pillola se di mezzo c’è l’incolumità delle persone e non soltanto la paura di vedersi la casa crollare poco alla volta, come in un incubo dal quale ci si vorrebbe svegliare al più presto.
Lo scenario non lascia dubbi e non ci vuole fantasia per rendersi conto di ciò che è accaduto. Ora il pensiero è rivolto a ciò che può ancora accadere e a come accettare l’idea di abbandonare la propria casa prima che sia tardi.

Commenti

  1. Lontano,da diversi anni, per ragioni di lavoro, dal mio amato paese, Caronia, con struggente apprensione seguo, tramite questo mezzo, l'evolversi dell'immane disastro in cui sono state coinvolte le numerose famiglie che, incolpevolmente, hanno visto infrangersi il sogno di una vita. Se esistono delle parole di conforto ho l'imarazzo delle scelte

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.