Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

TINDARI, LA STAGIONE DEL 'TEATRO DEI DUE MARI' DAL 22 MAGGIO AL 6 GIUGNO

Dal 22 maggio al 6 giugno a Tindari la decima stagione degli spettacoli classici “Medea” e “Orestea-Atridi” con Pamela Villoresi e la regia di Maurizio Panici. Nel ricordo di Pasquale Cocivera, indimenticabile “patron” del festival
MESSINA, , 04/05/2010 - Presentazione della decima stagione del
“Teatro dei due Mari” nel ricordo di Pasquale Cocivera, l’appassionato “patron” del festival recentemente scomparso a cui tutti gli intervenuti hanno riservato un sincero e commosso ricordo. E non poteva non essere così, dal momento che la manifestazione di spettacoli classici che ha luogo ogni anno nel Teatro Antico di Tindari rimarrà indissolubilmente legata al nome dell’operatore culturale messinese, che ne è stato il fondatore e, dal 2001 al 2010, l’attento e lungimirante presidente.

Riparte con rinnovato vigore ed entusiasmo, dunque, la rassegna, che quest’anno presenta a Tindari dal 22 maggio al 6 giugno la “Medea” di Euripide e ”Orestea/Atridi” da Eschilo.

Da rimarcare, nel corso dell’incontro svoltosi nella sala giunta di Palazzo dei Leoni, gli interventi del direttore artistico del festival, Filippo Amoroso (che ha illustrato il cartellone, spiegando le ragioni di scelte sempre di ampio respiro), il presidente della Provincia Regionale di Messina, Nanni Ricevuto (che, dopo aver rimarcato il rilievo acquisito negli anni dal Teatro dei due Mari, ha insistito sulla “necessità di far sistema”, creando una rete tra le diverse e rappresentative realtà culturali presenti sul territorio), il sovrintendente ai Beni Culturali, Rocco Scimone (che ha porto il saluto dell’assessore regionale ai Beni Culturali Armao) e il sindaco di Patti, Giuseppe Venuto (che ha parlato della lunga stagione che aspetta Tindari, dal Tindari Teatro Giovani in corso di svolgimento fino al Tindari Festival, passando proprio per le rappresentazioni tragiche del Teatro dei due Mari). Da sottolineare, ancora, gli interventi del sovrintendente dell’Ente Teatro di Messina (era presente anche il direttore generale dell’Ear, Fernando Caudo), Paolo Magaudda (che ha dato la piena disponibilità dell’ente peloritano a coproduzioni ed iniziative nei riguardi dei giovani) e di Filippo Nasca, in rappresentanza del Dipartimento Turismo della Regione Siciliana.

Come sempre universali e di grande attualità le tematiche affrontate dai due titoli, che si alterneranno nel magnifico Teatro Antico di Tindari: il conflitto interiore che porta alla vendetta di Medea, che arriva ad uccidere le sue creature, da un lato; e, dall’altro, la saga degli Atridi, come storia di potere e mafia, pienamente del nostro tempo, di una "famiglia" che risolve i conflitti con l'uso sbrigativo di una giustizia privata a cui si oppone la società civile. Ad aprire la serie di rappresentazioni classiche sarà la “Medea”, in scena da sabato 22 maggio (ore 19): nella traduzione di F. Amoroso, avrà come protagonista Pamela Villoresi e poi David Sebasti (Giasone) e Renato Campese (Creonte); la regia è di Maurizio Panici, che interpreta anche il ruolo di Egeo. Dal 23 maggio (con inizio sempre alle ore 19), invece, inizieranno le repliche dell’”Orestea” (tratta da Eschilo ma rivisitata dagli interventi drammaturgici di Michele Di Martino), diretta sempre da Panici: la Villoresi interpreterà stavolta Clitennestra, Maurizio Panici sarà Agamennone; con loro, David Sebasti (Don Pino), Renato Campese (Mons. Mario), Silvia Budri Da Maren (Elettra), Andrea Bacci (Oreste) ed Elena Sbardella (Cassandra/Ifigenia).
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Ufficio stampa Comune di Patti

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