Liste d'attesa: accordo tra Regione Siciliana e privati per ridurre l'attesa

Definito l'accordo tra Regione Siciliana e privati convenzionati per distribuire le risorse, a valere sul 2024, e contribuire a potenziare l'offerta delle prestazioni ambulatoriali per ridurre le liste d'attesa. L'intesa è stata sottoscritta nel corso di un incontro presieduto dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica con i dirigenti dell'assessorato della Salute e le organizzazioni sindacali rappresentative del settore.   9 mag 2024 - L’accordo prevede una somma complessiva di 310 milioni di euro, da distribuire alle varie branche (dai laboratori di analisi alla fisiokinesiterapia, dalla cardiologia alla radiodiagnostica ed alle altre branche) e per provincia, con un aumento di ben 12 milioni di euro rispetto allo scorso anno. In aggiunta sono stati definiti i fabbisogni specifici di radioterapia (35 milioni) e nefrologia (102 milioni).  Alle singole strutture è destinato un budget per il 2024 pari al 90 per cento della produzione media 2022

SICILIA: CROLLA LA FIDUCIA NEI PARTITI, INCAPACI DI PROPOSTE CREDIBILI PER IL FUTURO

“I SICILIANI SONO PREOCCUPATI PER IL FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI”
11/09/2010 - I siciliani, da mesi, percepiscono una profonda disattenzione del Governo nazionale verso il Sud, ma avvertono anche – con preoccupazione – una grave stasi nell’azione di governo a livello regionale e nella gestione dei fondi strutturali comunitari destinati alla Sicilia.
In crollo verticale appare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni politiche e nei partiti, considerati incapaci di formulare progetti innovativi e proposte credibili di governo per il futuro della Regione.

È quanto emerge, fra l’altro, dal Monitor continuativo sull’opinione pubblica, diretto da Pietro Vento e realizzato dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis. I siciliani, intervistati dall’Istituto Demopolis, chiedono più attenzione ai veri problemi dell’Isola: in testa alle priorità, precisi interventi per l’occupazione (83%), l’emergenza più sentita in un frangente di profonda crisi economica; al secondo posto, la richiesta di una effettiva innovazione in un sistema di gestione dei rifiuti (66%), spesso da terzo mondo in alcune aree metropolitane; a seguire la necessità di infrastrutture e trasporti (58%), per un rilancio dello sviluppo economico e del turismo, e la domanda di una sanità pubblica di qualità (57%) in grado di offrire nell’Isola – oltre al risanamento del deficit – strutture e servizi più in linea con gli standard europei. Il 53%, infine, sollecita una migliore efficienza regionale nella gestione dei fondi europei per lo sviluppo.

“I cittadini – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – chiedono alla classe politica più impegno ed attenzione sui problemi reali della gente e della Sicilia. Sono preoccupati, i siciliani. Anche perché – conclude Vento – avvertono che è oggi in gioco il futuro delle nuove generazioni, di chi studia, di chi si è laureato, di chi da mesi o anni cerca invano un posto di lavoro”.

In tale difficile contesto, rimane tendenzialmente alta, al 53%, la fiducia personale dei siciliani nel presidente della Regione Raffaele Lombardo, ma nel contempo risulta piuttosto critico il giudizio sull’operato complessivo del Governo regionale: soltanto il 39% dei cittadini esprime infatti oggi una valutazione positiva su quanto è stato fatto negli ultimi mesi.
Pesa sulla valutazione dei cittadini, intervistati intervistati da Demòpolis, la percezione di una stasi prolungata nell’attività del governo regionale. Un giudizio in chiaroscuro, quello dei siciliani, che attraversa i diversi settori amministrativi. Più o meno attivi ed efficaci, almeno nella percezione dell’opinione pubblica siciliana.

Demopolis

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