Ministro Lollobrigida: Corretta la gaffe "Per fortuna la siccità al Sud, e in particolare la Sicilia"

Gaffe di Lollobrigida al Question time: "Per fortuna la siccità al Sud  e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene...", cioè il Piemonte.  ". Corretto lo stenografico del Senato, ma poi  ripristinata la frase esatta riportata dal video 11/05/2024 -  Il ministro  dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Lollobrigida,  rispondendo all'interrogazione del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio,  durante il question time,  su crisi climatica e produzione vitivinicola del Piemonte, aveva detto: "Per fortuna quest'anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene...", cioè il Piemonte.  In presenza di una "gaffe evidente" il resocontista è corso ai ripari,  e nel resoconto stenografico, quel "per fortuna" diventa però "purtroppo". Stante la frase del ministro Lollobrig

GIOIOSA MAREA: I “VOLONTARI PER LE CHIESE” IMPEGNANO IL CONSIGLIO COMUNALE

Gioiosa Marea (ME), 03/10/2011 - I Giovani “Volontari per le Chiese” di Gioiosa Marea intervenuti al margine della seduta del Consiglio Comunale lo scorso 28 Settembre 2011 hanno relazionato al cospetto dell’intero Consiglio e consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio Comunale Avv. Salvatore Salmeri il documento da loro redatto relativamente allo stato di degrado delle Chiese principali di Gioiosa Marea.
Hanno portato a conoscenza il Consiglio Comunale della petizione avviata e, informando di avere trasmesso il medesimo documento al Vescovo di Patti, al Sindaco del Comune di Gioiosa Marea, al Presidente della Provincia di Messina e al Presidente della Regione Sicilia. Il Sindaco di Gioiosa Marea Ignazio Spanò si è impegnato ad approfondire quanto concerne le possibili fonti di finanziamento delle opere necessarie ed il Presidente del Consiglio Comunale Avv. Salmeri si è impegnato a predisporre apposito punto all’ordine del giorno in occasione della prossima seduta di Consiglio Comunale.
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Cari concittadini,

ci sentiamo un po’ presi in giro. Dopo la risposta indiretta del Vescovo di Patti, riguardo la condizione di abbandono delle nostre Chiese principali, precisiamo che non siamo nell’intento di fare “polemiche” o di creare un “botta e risposta” con Sua Eccellenza, ma cerchiamo di dare la parola INIZIO al restauro. Come bene si intuisce dal servizio televisivo, Sua Eccellenza R.ma dice che Gioiosa “ha dove fare le celebrazioni”. In primis rispondiamo che la nostra lettera non dice che “non abbiamo dove fare le celebrazioni”, ma “che siamo disagiati per le celebrazioni tradizionali e di maggiore affluenza”. In secondo luogo non è una risposta che un Vescovo può dare ad una cittadina che sta perdendo le sue ricchezze e la sua storia. I due altari marmorei Gaginiani del ‘600 in S. Maria delle Grazie stanno cadendo, il tetto precipita, gli affreschi si staccano, il coro viene divorato dai topi e dal tarlo e “Gioiosa ha dove fare le celebrazioni”? Non è affatto una risposta adeguata alla nostra grave situazione. Adesso Vi poniamo alcune domande a cui chiediamo una profonda meditazione:

1. Stiamo perdendo le nostre Chiese e il meraviglioso tesoro in esse contenuto. Dovremmo accettarne l’oblio e l’abbandono perché non ci sono soldi?

2. Non è forse vero che S. E. il Vescovo, in occasione della Visita Pastorale svoltasi a fine Novembre dello scorso anno, ha avuto modo di constatare di persona i gravissimi crolli della Matrice di San Nicola e la gravissima instabilità di Santa Maria delle Grazie al punto che è stato necessario chiuderla al culto?

3. Dobbiamo aspettare che crolli tutto affinché qualcuno si decida a muoversi e a trovare i fondi?

4. Quanto ancora dobbiamo aspettare per rientrare nei luoghi che con tanta fatica i nostri avi hanno perfettamente ricostruito, dove siamo divenuti figli di Dio, dove vorremmo portare i nostri figli e condurre i visitatori della nostra bella Gioiosa?

5. Perdendo questo tesoro che è il legame tra “la Vecchia Gioiosa” e l’attuale Gioiosa Marea e che è la nostra storia, dobbiamo seppellire sotto le macerie la nostra identità?
Gioiosani e non, credenti o meno, dobbiamo permettere che tutto questo magnifico patrimonio del popolo si perda con la risposta “non ci sono soldi, Gioiosa ha dove fare le celebrazioni”? Questo è un patrimonio che con immensi sacrifici i nostri avi, armati di fede e devozione, hanno ricostruito prima di completare bene le loro stesse case! E adesso riceviamo una risposta fredda, vuota, che ci fa piangere il cuore! Passare di lì e vedere le nostre “Case” perdersi così ci fa veramente arrabbiare e, allo stesso tempo, riflettere su quanto errato sia rispondere “non ci sono soldi, Gioiosa ha dove fare le celebrazioni”! Ribadiamo ancora una volta, con grande speranza, la nostra fiducia in Sua Eccellenza Reverendissima il Vescovo di Patti e chiudiamo con una bellissima ma semplice frase del Beato Giovanni Paolo II : “ Chi non ha cura del proprio passato non è degno dell’avvenire!”.

Gioiosa Marea, lì 02/10/11

Non immaginateci come comitato, se tali appellativi debbano essere archiviati tra le iniziative destinate a spegnersi nel volgere di pochi giorni.

Il Gruppo Giovanile “Volontari per le Chiese”

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