Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

LACCOTO, LOMBARDO E RUSSO: “AI NUOVI MANAGER IL COMPITO DI ATTUARE LA RIFORMA”

Palermo, 19 agosto 2009 - “L’obiettivo è semplice: fare in modo che il cittadino sia soddisfatto del sistema sanità in Sicilia. Un sistema in cui non si chiudono ospedali ma si rinfuzionalizzano e si migliorano i servizi, anche quelli essenziali, dell’accoglienza. Dove ci devono essere mura pulite e aree d’emergenza in cui non si devono aspettare ore per una visita. Un obiettivo che si può raggiungere razionalizzando la spesa e riducendo gli sperperi. Tutto questo lo dobbiamo fare capire alla gente”.

Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, incontrando i giornalisti a Palazzo d’Orleans, assieme all’assessore alla Sanità, Massimo Russo, a margine della presentazione alla giunta di governo dei 17 manager nominati ieri sera ai vertici delle aziende sanitarie siciliane. Presenti inoltre numerosi esponenti della giunta di governo e il presidente della commissione Sanità dell’Ars, onorevole Giuseppe Laccoto.

“Abbiamo cambiato il sistema, centrando in pieno gli obiettivi fissati dal piano di rientro, essendo l’unica tra le regioni d’Italia a rischio a non essere commissariata e acquisendo grande credibilità anche a livello nazionale. E il criterio con cui lo abbiamo fatto parte proprio dalla nomina dei nuovi manager: scelti in base all’esperienza professionale e senza alcuna lottizzazione o contrasti in seno alla giunta di governo”.

“Voglio ringraziare il presidente e tutti i colleghi della giunta di governo – ha esordito Russo – perché hanno ascoltato, valutato, partecipato e condiviso il principio che è stato alla base di queste nomine: il cambio di rotta. La mia proposta è passata all’unanimità, a conferma del fatto che non c’è stato nessun litigio in giunta. Adesso con la nomina dei vertici delle aziende sanitarie parte la fase operativa della riforma della sanità siciliana. Stiamo lavorando da 14 mesi e già oggi pomeriggio inizieranno riunioni operative con i nuovi dirigenti – ha detto Russo – perché dal primo settembre entrerà in vigore il nuovo sistema disegnato con la legge di riforma approvata dall’Ars a marzo”.

Secondo l’assessore alla Sanità, la riforma segna anche una svolta epocale: “per la prima volta abbiamo operato scelte importanti basandoci su programmazione, obiettivi, scelte strategiche e conseguimento di obiettivi specifici. Ora toccherà ai nuovi direttori applicare la riforma, accorpando strutture e razionalizzando spese, applicando le direttive che abbiamo varato”.

Tempi stretti, procedure necessariamente rapide, riunioni operative. Il presidente della Regione ha aggiunto: “Abbiamo scelto manager nuovi, tutti di provata esperienza, ora inizia il lavoro più difficile. Obiettivi strategici da raggiungere, tutti finalizzati a migliorare e tutelare l’inalienabile diritto fondamentale di ogni cittadino, la salute. Per questo ci saranno controlli trimestrali sull’operato dei manager, nell’ottica di collaborazione che ci deve essere tra la Regione e le aziende sanitarie”.

Salvatore Wladimir Pantaleone

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