Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

MILAZZO, IL SINDACO INCONTRA I LAVORATORI DELLA GESENU E CONFERMA LA LINEA DURA CON L’ATO

Milazzo, 02/9/09 - Il sindaco Lorenzo Italiano ha incontrato questa mattina in sala giunta una delegazione di lavoratori della Gesenu e alcuni rappresentanti sindacali per discutere la grave situazione riguardante il comparto rifiuti ed in particolare accogliere la protesta delle maestranze e degli stessi sindacati per i cronici ritardi nei pagamenti dei salari e per le difficili condizioni di lavoro che non assicurano alcuna garanzia sul piano della prevenzione e della sicurezza. In mattinata, così come avevano fatto ieri a Barcellona, gli operai hanno organizzato un sit-in di fronte al palazzo municipale. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche l’assessore all’ambiente, Marco Rondone ed alcuni consiglieri comunali, i rappresentanti sindacali (Clara Crocè, Enzo Testa, Triglia) hanno fatto il punto della situazione, evidenziando le numerose carenze esistenti, oltre il mancato rispetto del pagamento puntuale degli stipendi. “In queste condizioni non è possibile continuare ad andare avanti – hanno detto i sindacalisti – i lavoratori si trovano a dover lavorare senza il rispetto delle condizioni di sicurezza, non hanno ricevuto neppure le vaccinazioni previste dalla legge, non hanno vestiario ed anche i mezzi sono obsoleti. La piattaforma di Manforte è poi non a norma. La Gesenu che si era impegnata al momento dell’insediamento ad operare una svolta non ha rispettato quegli impegni”. Al sindaco di Milazzo, così come avevano fatto col primo cittadino di Barcellona, Cgil e Cisl hanno chiesto “una decisa presa di posizione finalizzata a risolvere una volta per tutte la questione, atteso che i lavoratori hanno infatti diritto al salario e deve essere la Gesenu, indipendentemente dai rapporti con l'Ato, a pagare salari e stipendi”. Il sindaco Italiano ha preliminarmente dato la sua solidarietà ai lavoratori, mostrando tutte le contestazioni ormai quotidiane mosse alla Gesenu e dunque all’Ato. “La comunità milazzese sta pagando a caro prezzo questi disservizi e per questo ho deciso di tutelarmi anche sotto il profilo dell’immagine con richieste di risarcimento danni. Comprendo la situazione dei lavoratori perché chi lavora ha il diritto di essere pagato con puntualità, ma li invito ad essere collaborativi. Nei confronti dell’Ato, la mia sarà una battaglia senza esclusione di colpi, al di là di quanto qualcuno strumentalmente cerca di sminuire. Ho chiesto la convocazione del Cda dell’Ato per definire i rapporti con la Gesenu, società che, mi riferisco a Milazzo, non ha eseguito i servizi previsti nel capitolato e dunque non può pretendere il pagamento. Per questo ho chiesto all’Ato di rivedere le fatture e a quel punto di rimodulare le bollette per consentire ai cittadini di pagare il giusto, cioè la raccolta e il conferimento in discarica. Null’altro. I servizi che erano previsti non sono stati espletati e anzi per alcuni come la pulizia delle caditoie o la derattizzazione, si è fatto carico il Comune, in danno all’Ato. Così facendo, sono certo che i cittadini pagheranno regolarmente le bollette, nelle casse dell’Ato arriverà quella liquidità indispensabile per proseguire la gestione senza interruzioni e al tempo stesso si potranno gettare le basi per pianificare la concreta attuazione del Contratto di gestione rifiuti che l’Ato ha sottoscritto con i 38 Comuni appartenenti a questo ambito territoriale. Quanto alla piattaforma logistica, ho dato la disponibilità all’Ato di utilizzare un terreno di proprietà comunale in via Sardegna (zona Fiumarella) dove si trova il nuovo depuratore, ma ancora non ho avuto riscontro”. Il sindaco da ultimo ha ribadito che sarà a fianco di lavoratori e sindacati nella lotta per l’affermazione dei diritti vantati, ma anche – ha concluso – “per una decisa inversione di rotta che porti all’espletamento di un servizio efficiente e non caratterizzato da provvisorietà e frammentazione, elementi che hanno messo in ginocchio tutti i Comuni, divenuti “ostaggio” dell’Ato. Noi sindaci tutti i poteri che potremo espletare li attueremo, senza giri di parole, chiedendo, anche se necessario, le dimissioni dei componenti dell’Ato.”

MILAZZO, IL SINDACO DIFFIDA L’ATO A PULIRE LA CITTA’ ENTRO IL 4 SETTEMBRE

Milazzo, 02/9/2009 - Il sindaco Lorenzo Italiano, subito dopo la riunione con i lavoratori della Gesenu ha firmato un’ordinanza, la n. 89 del 2 settembre, con la quale ordina alla società Ato e alla Gesenu “di adottare ogni e qualunque azioni di competenza, ivi compreso l’aumento della dotazione di mezzi e personale – entro le 19 di oggi – al fine di assicurare il regolare svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani presenti su tutto il territorio comunale ed in particolare nelle zone del Capo, Addolorata, Tono, lungomare di Ponente e centro cittadino, affinché la situazione venga ricondotta alla normalità entro la mattina del 4 settembre. Tale attività dovrà essere correlata – si legge ancora nell’ordinanza – al servizio di spezzamento delle vie ed aree pubbliche e a quello di disinfettazione e sanificazione dei cassonetti e dei siti su cui gli stessi insistono e nelle aree circostanti”. Nella motivazione del provvedimento, il sindaco di Milazzo segnala la gravità della situazione igienico sanitaria e le conseguenze negative “per la salute pubblica e per l’ambiente, nonché il turbamento dell’ordine pubblico in quanto la popolazione residente ed i numerosi turisti sono costretti a convivere in uno stato di disagio estremamente pericoloso”. Evidenzia altresì che il mancato ritiro dai contenitori ubicati presso le aree pubbliche “ha prodotto corposi accumuli di rifiuti di ogni genere, che invadono i marciapiedi e persino la carreggiata stradale, nonché aree sensibili (edifici pubblici, scuole, ristoranti, alberghi, pensioni, esercizi commerciali). Italiano, richiamando le relazioni del comando di polizia municipale, fa riferimento anche ad un fax dell’Asl, proprio di oggi, che invita il sindaco ad intervenire “per eliminare le cause che hanno determinato la situazione di grave disagio igienico-sanitario in cui versa la città”.

MILAZZO, IL CONSIGLIERE ANDALORO PLAUDE ALL’INIZIATIVA DEL PRESIDENTE DI MESSINAMBIENTE ANTONIO DALMAZIO E INVITA IL PRESIDENTE DELL’ATO 2 A FARE ALTRETTANTO

Milazzo, 02/9/2009 - “Mi complimento per l’iniziativa intrapresa in difesa dei cittadini e dell’ambiente, condividendo il pieno il suo operato di amministratore pubblico”.
Questo il testo di un telegramma inviato questa mattina dal consigliere comunale milazzese Alessio Andaloro al presidente di Messinambiente, Antonio Dalmazio, con riferimento ai controlli eseguiti da una ditta specializzate avverso lo smaltimento fuori norma dei rifiuti e la denuncia alla procura dei responsabili. Telegramma che Andaloro ha inviato anche al neo commissario dell’Ato, ing. Salvatore Re, aggiungendo una frase eloquente: “Mi auguro che anche lei faccia altrettanto”.
“Occorrono anche queste decisioni – afferma Andaloro – in un momento di vera e propria emergenza sociale. Milazzo è una discarica a cielo aperto e se le colpe sono in parte attribuibili alla perdurante crisi del settore, alle inadempienze della Gesenu, alle scelte scriteriate compiute negli ultimi anni, è pur vero che in parte anche i milazzesi hanno le loro gravi responsabilità. Non parliamo certo del singolo utente (costretto a subire passivamente i pesanti costi dell'emergenza rifiuti) ma di quei cittadini, di quelle ditte e imprese, che scaricano dovunque immondizia e materiali inerti di ogni genere. Un vizio antico rimasto sempre impunito”.

FESTEGGIAMENTI S. STEFANO – 4 GIORNI DI MANIFESTAZIONI
SUL PALCO I VELVET, FRANCO NERI E I CASADEI

Milazzo, 02/9/2009 - L’assessore al Turismo e Spettacolo, Santino Saraò ha uffi-cializzato il programma delle manifestazioni che si svolgeranno in questa set-timana di vigilia della festa del patrono Santo Stefano che culminerà nella so-lenne processione di domenica prossima.
L’inizio questa sera – 2 settembre – con il concerto della banda musicale “Pietro Ma scagni” in marina Garibaldi, alle 21,30.
Giovedì 3 settembre, sempre alle 21,30 in marina Garibaldi, concerto dei VELVET.
Venerdi 4 settembre, due appuntamenti, sempre a partire dalle 21,30. Prima un ospite d’onore a sorpresa del programma “Amici” di Maria De Filippi e a seguire Cabaret con Franco Neri.
Sabato 5 settembre, infine, concerto Mirko CASADEI, Beach Band.

L’Ufficio Stampa


Commenti

  1. Le solite cose che non funzionano... Nessun manifesto di pubblicità a due giorni dalla festa... Vergognatevi...

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  2. infatti..hai perfettamente ragione..organizzazione zero..e poi ci si lamenta che a milazzo non viene nessuno..quando anche paesini come Pellegrino..hanno pubblicizzato gli eventi della festa..settimane prima..

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