Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SCIOPERO DELLA PASTA E CLASS ACTION CONTRO LA 'SPECULAZIONE PURA'

PREZZI: PASTA; GARANTE, AL CONSUMO -5,7% MA ALL'ORIGINE -22,7%. IL CODACONS: E' SPECULAZIONE PURA. STUDIAMO CLASS ACTION CONTRO AZIENDE E SCIOPERO DELLA PASTA L'ASSOCIAZIONE CRITICA IL
MINISTERO DELLO SVILUPPO: E' DALLA PARTE DEI PRODUTTORI
"Ciò che si è verificato nel settore dei prezzi della pasta è speculazione allo stato puro'. Lo afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, commentando i dati emersi al tavolo convocato al Ministero dello Sviluppo con le associazioni di categoria.
"Il ricarico del 400% dal campo alla tavola, assieme al cartello nei listini, rappresenta una vergogna di cui i produttori dovranno rispondere. Il Codacons sta infatti studiando una class action contro i pastai, volta a far ottenere ai consumatori il rimborso della maggiori somme pagate a causa dell'odiosa speculazione messa in atto dalle aziende. A tal fine - prosegue Rienzi - invitiamo i cittadini a conservare fin da ora gli scontrini di spaghetti, penne, rigatoni e altre tipologie di pasta acquistate'.
L'associazione critica inoltre il Ministero dello sviluppo economico, che ha invitato oggi al tavolo i produttori e i commercianti, escludendo i consumatori. "E' assurdo sentire solo le ragioni di una parte, escludendo chi alla fine subisce un danno dalla formazione assolutamente anomala dei prezzi al dettaglio - conclude Rienzi - Così il Ministero dimostra di essere unicamente dalla parte delle aziende e dei produttori! Per questo organizzeremo delle forme mirate di boicottaggio, fino ad arrivare allo sciopero della pasta per far sentire le ragioni dei cittadini stanchi di subire rincari ingiustificati dei prezzi'.

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