Istruzione dei detenuti: rinnovato l'accordo con le Università di Palermo, Catania, Messina (segue la Kore di Enna)

Istruzione dei detenuti, rinnovato l'accordo per i poli universitari penitenziari: 118 iscritti. Si rafforza l'impegno istituzionale per garantire e promuovere la formazione universitaria dei detenuti in Sicilia. È stato firmato, infatti, stamattina, a Palazzo d'Orleans, il rinnovo dell'accordo quadro per la realizzazione dei poli universitari penitenziari nell'Isola per il triennio 2024-2027. Istituiti negli atenei regionali già nel 2021, questi centri hanno l'obiettivo di garantire un percorso di istruzione e formazione ai detenuti e agli internati che vogliono conseguire un titolo universitario, favorendone la riabilitazione psico-sociale, con ricadute positive nell'affrontare il percorso di recupero. Palermo, 2 Mag 2024 -  A sottoscrivere l'intesa, il presidente della Regione, l'assessore all'Istruzione e alla formazione professionale, il Garante regionale dei diritti dei detenuti, il Provveditore dell'Amministrazione penitenziaria in Sic

CANGEMI (PRC-SICILIA): “RIFORMA SCUOLE SUPERIORI: LA SICILIA PAGHERÀ UN PREZZO DURISSIMO”

Palermo, 4 febbraio 2010 - La riforma delle superiori approvata dal governo, come sempre in un clima goliardico e volgare, rappresenta un autentico disastro per la scuola e la società italiana. Viene imposto un modello di istruzione fonte di discriminazione sociale e di ignoranza.
La riduzione del tempo scuola, la differenziazione precoce dei percorsi, la distruzione dell’istruzione tecnica e professionale sono i tratti di una controriforma targata Tremonti e Confindustria. La Sicilia sarà particolarmente colpita, come è già avvenuto per la riforma delle elementari e per la riduzione delle risorse per l’istruzione sancita dalla finanziaria. La riduzione dell’offerta formativa, in una situazione che richiederebbe al contrario il suo adeguamento, rappresenta un ostacolo insormontabile rispetto ad ogni ipotesi di sviluppo e un attacco diretto alla coesione sociale; il nuovo taglio delle cattedre comporterà un ulteriore aumento dell’emigrazione intellettuale. In queste condizioni la Sicilia nei prossimi anni vedrà aumentare il divario economico e sociale dalle regioni settentrionali. Rifondazione Comunista invita ad una forte e immediata mobilitazione per respingere questo inaccettabile disegno del governo.

Luca Cangemi
Segretario Regionale PRC- Sicilia

Commenti