Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CAPO D’ORLANDO, ANAS E STATALE 113: "FATELO DA VOI (PERCHÉ NOI NON CI SIAMO RIUSCITI)"

MALTEMPO NEBRODI: FRANE, STRADE INTERROTTE E SCUOLE CHIUSE

Capo d’Orlando (Me), 13/02/2010 – Una vecchia, ma sempre raffinata, battuta di Guido Clericetti, l’umorista dall’omino con l’occhio a +, raccontava dell’insegna di un negozio ‘Fai da te’ a Milano, su cui era scritto: “Fatelo da voi (perché noi non ci
siamo riusciti)".
Ecco. Per il sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Roberto Sindoni, qualcosa del genere ci deve essere scritta sull’insegna dell’Anas, che a distanza di tempo tarda ancora a mettere mani sulla SS 113, nel tratto di Testa di Monaco bloccato da una ricorrente frana, che in questi stessi giorni isola la città Orlandina dal resto del mondo.

Ma Sindoni non ci sta ed annuncia che 'farà da solo'. A meno di imputare poi l’ammontare delle operazioni di sgombero, messa in sicurezza ed eventuali danni di altra natura all’Anas, vale a dire all’agenzia che dovrebbe (o avrebbe già dovuto) farsi carico dell’emergenza e della normalità sulle strade statali.

E invece, ecco cosa si legge in un comunicato dell’ufficio stampa del Comune: “Capo d’Orlando resta ancora isolata da buona parte della provincia, l’ANAS ritarda il suo intervento, quindi l’Amministrazione Comunale decide di effettuare i lavori per sgomberare la S.S. 113. Con apposita ordinanza il Sindaco Enzo Sindoni ha intimato al legale rappresentante dell’ANAS di provvedere immediatamente e comunque entro sette giorni all’inizio dei lavori di sgombero della sede stradale della S.S. 113, ed alla messa in sicurezza del costone sovrastante. Nello stesso provvedimento sindacale si specifica che nel caso in cui l’ANAS non provvederà alla consegna dei lavori, nei termini prefissati e quindi non ripristinerà il traffico viario, sarà l’Amministrazione comunale a provvedere. L’ufficio tecnico ha infatti già individuato una ditta di fiducia a cui affidare i lavori necessari al fine di ripristinare la sede stradale e ad effettuare la relativa messa in sicurezza della zona. Questi lavori saranno affidati per conto ed eseguiti in danno dell’ANAS.

E’ dal 22 gennaio 2010 che la S.S. 113 è interrotta all’altezza di Testa di Monaco a causa dell’ennesima frana che ha invaso la sede stradale. Questo di fatto, impedisce i collegamenti fra i Comuni di Capo d’Orlando, Sinagra, Raccuia, Ficcarra, Piraino, Sant’Angelo di Brolo, Brolo e Gioiosa Marea ed inoltre l’accesso alla A20 casello di Brolo – Capo d’Orlando Est.
Per le diverse migliaia di autovetture, autobus, autoarticolati che ogni giorno debbono raggiungere i comuni ad Est della città, l’unica soluzione è raggiungere lo svincolo di Rocca di Caprileone, attraverso una strada di campagna o tramite la via del mare.
L’ANAS, dopo diversi sopralluoghi e progettazione degli interventi necessari per sgomberare dai detriti la sede stradale in località Testa di Monaco – Santa Carrà, per mettere in sicurezza il costone, aveva assicurato la riapertura al transito della SS 113, verso Brolo, entro 20/25 giorni dall’inizio dei lavori. Di recente gli uffici regionali competenti hanno fatto sapere che ancora non è stata individuata l’impresa a cui affidare i lavori e che per concludere le opportune ricerche di mercato passeranno 15/20 giorni. Quindi se i lavori saranno consegnati nei primi giorni di marzo, gli stessi non potranno essere ultimati prima della metà di aprile, cioè a circa 100 giorni dall’interruzione.
Situazione questa ormai insostenibile non solo per la comunità Orlandina, ma anche per le migliaia di pendolari che giornalmente lavorano ed hanno interessi a Capo d’Orlando".
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