Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

‘IL PIÙ GRANDE’ BOCCIA DANTE E SGARBI SCATENA IL TURPILOQUIO

10/02/2010 – ‘Il più grande’ la trasmissione di Raidue condotta da Francesco Facchinetti alza i toni, già alti, e scalda gli animi allorquando Vittorio Sgarbi vede scendere le quotazioni di Dante Alighieri, che soccombe a Laura Pausini, ad Anna Magnani, a Totò e a Giuseppe Verdi.
Molto gradimento viene espresso da tutti gli esperti e dal pubblico in studio per i magistrati trucidati dalla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che vengono votati tra i 9 italiani più grandi di tutti i tempi, come vuole il regolamento della trasmissione.

Ma l'esclusione di Dante Alighieri proprio non va giù a Vittorio Sgarbi, che indignato minaccia di lasciare lo studio e alzandosi sbotta:
"Mi sono rotto i c…, mi sono rotto le p… Me ne vado subito. La vostra è una follia. Toglietemi la Pausini, la Magnani, toglietemi tutti ma non toglietemi Dante".

E rivolto a Giampiero Mughini: "Hai detto stronzate su Verdi, hai detto solo stronzate...".
Ed ancora Sgarbi a Mughini, che definisce 'perfino ovvio' il personaggio Dante Alighieri: “Chiamare Dante ovvio è una bestemmia. Tu sei ovvio".

"Fesserie", rimbrotta Mughini.
"Ma quali fesserie, cornuto", ribatte Sgarbi.

Palombelli: “Dante Alighieri in tutto il mondo è un marchio di italianità…”

Cecchi Paone abbozza una possibile spiegazione allo scarso successo riscosso dal Sommo poeta: “Dante è poco amato per come viene fatto studiare a scuola; la gente lo odia per come viene spiegato a scuola”.

Giornalista tedesco, riferendosi al fenomeno Pausini, 'figlia' del Festival di sanremo, come insiste a dire Mara Venier e sottolinea Pippo Baudo: “5 metri fuori dai confini italiani nessuno se ne frega più di Sanremo”

Baudo: “Conosco benissimo Laura Pausini e credo che tremi all’idea di essere messa assieme a Dante, Galileo, Falcone o Borsellinino. Di Galileo il 90% non sa chi è…”

E dopo avere annunciato ironicamente che in molti, vista l'esclusione di Dante, avranno cambiato canale, Sgarbi conclude solenne ma finalmente 'minacciosamente' scherzoso: "La maledizione di Dante scenderà su di voi". E in corso d'opera altre due botte di cornuto se le scambiano con Facchinetti, col quale Baudo si congratula per l'ingrata, difficile trasmissione affidatagli "non facile da tenere a bada". Mentre la Pausini invia sms sul cellulare di Mara Venier e Galileo Galilei non supera l'esame..., come la Pausini del resto!

Commenti

  1. È d’avvero grave quello che e successo nei confronti di Dante Alighieri.
    Mi domando chi a perso in questo caso?
    Ha perso Dante Alighieri in persona? È ormai un ricordo lontano privo di interesse soprattutto per i nostri illustri critici e commentatori? Può essere sorpassato magari anche da una giovane cantante come Pausini? (anche se io personalmente lo adoro)
    Ha perso la trasmissione che con un regolamento contorto se non diabolico a fato fuori Dante?
    O ha perso l’Italia che magari non se la merita più un gigante del genere?

    A me sembra la terza delle possibilità.
    Dante non può mai perdere, Lui è sicuramente il biglietto da visita del Italianità.
    Chiunque essere umano che ha una minima conoscenza del Italia lo abbina al nome di Dante e Leonardo. È tanto vero che per loro non è mai stato necessario ad usare i cognomi:

    Per la trasmissione chi se ne importa.

    Mi riconosco pienamente nella rabbia di Sgarbi. Li avrei detto anche mille grazie se avrebbe mantenuto la sua parola di lasciare lo studio immediatamente.
    È vero che io non conosco le conseguenze di una protesta tale, ma sono sicuro che avrebbe valso la pena.

    Io credo profondamente che quella scelta che Mughini ha fato e che la trasmissione lo ha permesso ha reso più povero la cultura italiana e più triste chiunque adora o si riconosce in Lei.

    Quel regolamento contorto ha fato si che si mettevano teste a tesa due figure che sicuramente dovevano far parte dei più grandi entrambi.

    Non posso che esprimere il mio totale dispiacere.

    Anton Lesaj

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  2. E' vero,però è ingiusto offendere chi non c'è più,come ha fatto Sgarbi dicendo : TOTO',la MAGNANI e gli altri nel CESSO.
    Sono grandi artisti che non lo meritano,deve chiedere scusa!!!!!!!!!!
    Se no mi auguro che gli eredi di questi GRANDI lo querelino e gli portino via un po' di soldi.
    La colpa è di chi ha fatto la trasmissione mettendo il cinema ,il teatro,la musica e l'arte nello stesso calderone.
    OLIVER 70

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