Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia
Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia
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Nebrodi e Dintorni
Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...
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È d’avvero grave quello che e successo nei confronti di Dante Alighieri.
RispondiEliminaMi domando chi a perso in questo caso?
Ha perso Dante Alighieri in persona? È ormai un ricordo lontano privo di interesse soprattutto per i nostri illustri critici e commentatori? Può essere sorpassato magari anche da una giovane cantante come Pausini? (anche se io personalmente lo adoro)
Ha perso la trasmissione che con un regolamento contorto se non diabolico a fato fuori Dante?
O ha perso l’Italia che magari non se la merita più un gigante del genere?
A me sembra la terza delle possibilità.
Dante non può mai perdere, Lui è sicuramente il biglietto da visita del Italianità.
Chiunque essere umano che ha una minima conoscenza del Italia lo abbina al nome di Dante e Leonardo. È tanto vero che per loro non è mai stato necessario ad usare i cognomi:
Per la trasmissione chi se ne importa.
Mi riconosco pienamente nella rabbia di Sgarbi. Li avrei detto anche mille grazie se avrebbe mantenuto la sua parola di lasciare lo studio immediatamente.
È vero che io non conosco le conseguenze di una protesta tale, ma sono sicuro che avrebbe valso la pena.
Io credo profondamente che quella scelta che Mughini ha fato e che la trasmissione lo ha permesso ha reso più povero la cultura italiana e più triste chiunque adora o si riconosce in Lei.
Quel regolamento contorto ha fato si che si mettevano teste a tesa due figure che sicuramente dovevano far parte dei più grandi entrambi.
Non posso che esprimere il mio totale dispiacere.
Anton Lesaj
E' vero,però è ingiusto offendere chi non c'è più,come ha fatto Sgarbi dicendo : TOTO',la MAGNANI e gli altri nel CESSO.
RispondiEliminaSono grandi artisti che non lo meritano,deve chiedere scusa!!!!!!!!!!
Se no mi auguro che gli eredi di questi GRANDI lo querelino e gli portino via un po' di soldi.
La colpa è di chi ha fatto la trasmissione mettendo il cinema ,il teatro,la musica e l'arte nello stesso calderone.
OLIVER 70