PALERMO, 27 FEB. (SICILIAE) - "La mafia non deve essere affrontata come un'emergenza, perche' e' un dato strutturale non solo della Sicilia ma dell'intero Paese; e' una componente di un blocco di potere che controlla alcune zone in modo capillare, si espande ed investe, con la complicita' di soggetti insospettabili.
Per questo serve piu' coraggio nel chiedere nuove regole per gli appalti a tutela della sicurezza, del lavoro e della qualita'. Un nuovo sistema degli appalti che metta nelle condizioni l'impresa di verificare i requisiti progettuali e di gareggiare con cognizione di causa".
Lo ha detto questo pomeriggio a Reggio Emilia l'assessore alle Attivita' produttive della Regione siciliana, Marco Venturi, intervenendo al convegno dal titolo "Responsabilita' della societa' civile e dei soggetti economici nella prevenzione delle infiltrazioni mafiose" che si e' svolto nell'aula magna dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia.
Il convegno e' stato organizzato nell'ambito di una tre giorni dal titolo "Da Sud a Nord: un'alleanza per la democrazia", in occasione della terza edizione della "Marcia nazionale contro la 'Ndrangheta", che da quest'anno e' divenuta "contro tutte le mafie".
In questo contesto lunedi' 1 marzo, alle 10, nella sede della Camera di Commercio di Reggio Emilia, le camere di commercio di Caltanissetta, Reggio Emilia, Modena e Crotone, firmeranno un protocollo d'intesa per dare il via al progetto nazionale denominato "Le camere di commercio per le vie della legalita' e dello sviluppo". Sara' presente anche l'assessore allo Sviluppo economico della regione Emilia Romagna, Duccio Campagnoli.
Venturi ha portato la sua testimonianza diretta, oggi a Reggio Emilia, di quanto importanti siano la legalita' e il rispetto dei diritti per intraprendere una lotta dura, contro la mafia.
"A Caltanissetta nel 2005 e' partita una rivoluzione copernicana: gli imprenditori contro ogni forma di criminalita'.
Una rivoluzione che ha coinvolto poi tutta Confindustria Sicilia e oggi Confindustria nazionale. Ognuno di noi e' tenuto a combattere la mafia. Senza il contributo di tutti, ed in primo luogo della scuola e dell'Universita', questa battaglia non si puo' vincere.
Giovanni Falcone, invitandoci ad andare avanti, ci esortava a farlo "non piu' confidando sull'impegno straordinario di pochi ma col doveroso impegno ordinario di tutti, in una battaglia che e' anzitutto di civilta' e che puo' e deve essere vinta". Se si vuole vincere questa sfida, dobbiamo bandire la parola "emergenza" dal vocabolario della lotta alla mafia. La battaglia deve essere fatta con continuita', tutti i giorni, senza cedimenti o disattenzioni, con azioni di contrasto e di prevenzione, con misure strutturali e non temporanee".
Ecco perche' Venturi e' presente alla "tre giorni" di Reggio Emilia e reputa fondamentale la firma del protocollo di intesa: "grazie a questo accordo lavoreranno in sinergia contro le infiltrazioni mafiose nei sistemi produttivi locali la Camera di Commercio di Reggio Emilia e quelle di Modena, Caltanissetta e Crotone. La firma del protocollo e' il primo impegno concreto a livello nazionale del sistema camerale. In questo momento di forte crisi economica e finanziaria - ha concluso - dobbiamo garantire con regole certe e i dovuti controlli nell'assegnazione dei lavori le imprese sane, introducendo in tempi brevissimi procedure piu' trasparenti possibile".
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