Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

MESSINA: CONFISCATI BENI PER 500 MILA EURO AL BOSS MESSINESE MAZZAGATTI

MESSINA, 4/02/2010 - Beni per un valore di 500 mila euro sono stati confiscati a Messina dalla polizia al presunto boss Pietro Nicola Mazzagatti, 49 anni.
In particolare il provvedimento riguarda tre abitazioni, nove appezzamenti di terreno, quattro polizze di fondi mobiliari assicurativi e un'autovettura di grossa cilindrata. I beni erano stati gia' sottoposti a sequestro preventivo dal gennaio del 2008 su disposizione del tribunale di Messina in applicazione della normativa antimafia. (ANSA)
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Messina, 4 feb. - Beni per un valore di circa mezzo milione di euro sono stati confiscati dalla questura di Messina al boss del clan degli "Scozzesi" di Santa Lucia del Mela, Pietro Nicola Mazzagatti, 49 anni, considerato il referente della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto per la Valle del Mela.

Passano definitivamente quindi allo Stato 3 appartamenti, 9 appezzamenti di terreno per complessivi 30 mila metri quadrati, 4 polizze di fondi mobiliari assicurativi e una Bmw X5. Mazzagatti, titolare del bar pasticceria "Valerie", e' gia' stato condannato defintivamente nel processo scaturito dall'operazione "Catering" a 6 anni di reclusione, il 6 febbraio 2009, per tentata estorsione aggravata da metodi mafiosi nei confronti del commerciante di tappeti iraniano Hushidar Tolujan, suo ex socio. Ritenuto legato a Francesco Romeo, cognato del boss catanese Nitto Santapaola, era stato gia' sottoposto alla sorveglianza speciale nel '99 ed il 2 marzo 2001 gli erano gia' stati sequestrati beni per oltre un miliardo e mezzo di lire dal Gico della Guardia di Finanza nell'operazione "Mare Nostrum" contro la mafia tirrenica messinese.

Il patrimonio gli era pero' stato restituito quattro mesi dopo dal Tribunale. Poi un nuovo sequestro ed ancora una parziale restituzione dei beni ed infine il ripritino della misura di prevenzione. Il 19 gennaio 2008 Mazzagatti e' stato condannato a 2 anni per riciclaggio di auto rubate mentre il 17 febbraio 2009 e' stato rinviato a giudizio tra i promotori di un'associazione mafiosa legata a Cosa Nostra nell'operazione "Sistema". Il provvedimento di confisca dei beni e' stato notificato al boss nel carcere di "Opera", a Milano, dove e' rinchiuso in regime di 41bis. (AGI) Cli/Pa/Rap/Mzu

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